Cisl: iniziative sulla sensibilizzazione contro le violenze sulle donne

In occasione del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la Cisl e il Coordinamento donne Cisl Emilia Centrale pubblicano sul canale social di Facebook una serie di riflessioni e testimonianze a tema.

Partendo da una intervista di Gabriele Arlotti a Gessica Notaro, modella e cantante sfregiata al volto dall’ex fidanzato, si confrontano sul tema Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl Emilia Centrale, Fabio Salati, presidente della Cooperativa Papa Giovanni XXIII – Servizio uomini maltrattanti, Stefania Bondavalli, consigliera regionale ed i vertici del Ministero per le pari opportunità.

“Durante il lockdown – afferma Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl Emilia Centrale – sono aumentate le violenze domestiche in spazi ristretti e per la lunga convivenza, un fenomeno aggravato dalla crisi economica. Le chiamate di donne in difficoltà al numero antiviolenza 1522 sono raddoppiate rispetto all’anno precedente. Come sindacato chiediamo di rafforzare le sinergie per contrastare questo fenomeno, quindi un piano di investimento per l’occupazione femminile, anche grazie ai fondi europei del Recovery found, per rendere economicamente autonome le donne dai propri partner, dato che questo è spesso un ostacolo alla denuncia”. Fabio Salati parlerà del Servizio uomini maltrattanti attivato dalla Cooperativa Papa Giovanni XXIII, cui già si sono rivolti spontaneamente 14 uomini reggiani: presto partirà il secondo ciclo di incontri.

Particolarmente toccante l’intervista alla riminese Gessica Notaro. “Mio discapito sono conosciuta per questa vicenda di cronaca nera. Il mio ex fidanzato decise di punirmi gettandomi dell’acido in volto perché avevo deciso di lasciarlo. In precedenza lo avevo denunciato per episodi di stalking. Dopo l’aggressione ho deciso di reagire e di non dargliela di vinta. Ora vivo una vita molto felice nonostante le difficoltà dei molti interventi da fare”.
Sono molte le donne che, da subito, si sono rivolte a Gessica chiedendo aiuto, riconoscendola come un simbolo contro la piaga della violenza di genere. “Durante il lockdown sono diminuiti ovviamente gli episodi di stalking, ma ci sono donne che durante questo periodo hanno deciso di farla finita trovandosi di fronte agli uomini violenti. L’aumento di messaggi di violenza domestica lo ho percepito chiaramente dai messaggi che ricevevo in quel periodo. Improvvisamente tutti si occupavano del Covid e nessuno più di loro. Qualcuna ha ascoltato il mio consiglio e con la scusa di fare la spesa è scesa in strada e ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Altre non ce la hanno fatta e sono rimaste lì e sono ancora in contatto con loro. Un problema che origina dalla dipendenza affettiva”.
Le interviste integrali il 25 novembre dalle ore 8.30 sul profilo Facebook “Cisl Emilia Centrale”.

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