Nei cinque racconti che sono raccolti nel libro, Dilva Attolini, prolifica autrice di Castelnovo ne’ Monti, descrive la vita della gente della montagna attraverso una narrazione coinvolgente e fantasiosa che può essere interpretata come ricerca di un dialogo con i ragazzi in età scolare ma si rivolge anche a coloro che hanno il compito di accudire alla loro crescita e alla loro formazione. Di più: la traslazione di fatti e di persone in un ambiente rarefatto e onirico, pur citando i toponimi dei luoghi che ospitano le vicende o circoscrivendone la datazione a fasi definite della storia, non autorizza l’attribuzione dell’opera all’ambito favolistico. Le parole di Dilva Attolini sono fuse in un viluppo che affronta ansie e attese della società d’oggi e sollecita risposte e impegni da parte di chi ha ruoli decisionali, con interventi nei settori dell’educazione, dell’ambiente, della tutela e valorizzazione di culture e di identità naturali.
Leggi tutto l’articolo di Dilva Attolini su La Libertà del 4 novembre 2020