Reggio Film Festival, 3 novembre: si scommette sul futuro

L’apertura della diciannovesima edizione del Festival di Reggio Emilia, che sarà interamente fruibile online, è dedicata ai giovani videomaker del territorio.

Pandemia, precauzioni, Decreti: sono noti a tutti i motivi per cui la diciannovesima edizione del Reggio Film Festival sarà fruibile online (su http://www.reggiofilmfestival.it/) e non in presenza, come invece inizialmente previsto. Restano però invariate le date (dal 3 all’8 novembre) e la possibilità di partecipare gratuitamente al ricco programma di proiezioni e dialoghi.

Martedì 3 novembre alle ore 21 il Reggio Film Festival prenderà il via con la presentazione dei corti in gara per Passaggi. Tra barriere e altri limiti, concorso pubblico «per l’ideazione e la produzione di cortometraggi della durata massima di 120 secondi che siano narrazioni, spunti, interpretazioni e vissuti sulle barriere, i limiti, i confini ed i muri del nostro presente» aperto a giovani videomaker dai 18 ai 35 anni e promosso dal Comune di Reggio Emilia,  in risonanza con il titolo-tema con l’edizione 2020 del Festival: Barriere, appunto.

«Cosa sono le barriere? Confini? Limiti? Ostacoli? Protezioni? Dove sono? Chi li costruisce? E chi li custodisce? Stimolano la nostra crescita? Abbiamo bisogno di abbatterli?» si legge nel bando di partecipazione del concorso «Interrogarci sulle barriere, e su come gli esseri umani costruiscono limiti fisici e mentali, ci pone di fronte ad un sentiero di ricerca probabilmente infinito e dalle molteplici diramazioni. Esistono barriere cromosomiche, personalissime, intime e fondanti la nostra stessa identità. Poi ci sono i limiti alla nostra libertà, che non sono dettati da noi stessi, ma dal sistema in cui nasciamo e cresciamo, dalle leggi e dalle norme sociali, dalla cultura a cui, per nascita o convenzioni, ci sentiamo di appartenere. Ci sono anche barriere che innalziamo per scelta, come opera di protezione verso alcuni luoghi della nostra mente o verso gli altri o verso il mondo. Ci sono poi barriere erette in maniera non intenzionale da alcuni, che diventano però ostacoli insormontabili per altri. Ci sono barriere che rischiano di trasformarsi in ideologie, “rassicuranti” riferimenti identitari innalzati per difenderci da tutti coloro che non appartengono al nostro stesso gruppo, che talvolta diventano anche muri e fili spinati. Ci sono confini territoriali, tracciati dalla natura o dagli uomini, che in alcune parti del mondo sono soglie percorribili e attraversabili ed in altre sono pericolose frontiere, oltre le quali i diritti umani non esistono. E c’è chi rischia la vita, ogni giorno, per tentare di attraversarle».

La serata sarà condotta dalla giornalista Susanna Ferrari di Tele Reggio.

È decisamente attuale e al contempo scommette sul futuro, la prima serata del Reggio Film Festival 2020: viviamola insieme.

Info, visoni e programma dettagliato: http://www.reggiofilmfestival.it/.

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