Fermo il campionato di serie B dopo sole due gare (la pandemia non c’entra stavolta, una normale sosta dettata dagli impegni delle squadre nazionali) e fermo quindi anche il primo posto della Reggiana in classifica, nell’ultimo periodo la mente dell’homo footballensis nostrano ha errato – vagamente annoiata – altrove, tra calciomercato, le solite polemicucce montate dai boiardi dell’italico pallone e le stesse partite degli Azzurri. E inevitabilmente abbiamo rimuginato sempre un po’ di più sul virus, anche in tema di sport. La lista di atleti e addetti ai lavori risultati positivi si allunga ogni giorno, dalla serie A fino ai dilettanti, di pari passo con la recrudescenza degli effetti della pandemia sull’intero Paese, gettando pesanti interrogativi sul prosieguo delle manifestazioni agonistiche.
Leggi tutto l’articolo di Matteo Iori nella rubrica DON’T WORRY B HAPPY su La Libertà del 14 ottobre 2020