Tutti d’accordo sull’aborto…

“In base alla letteratura scientifica, l’aborto farmacologico ottenuto mediante la somministrazione di mifepristone, seguita dalla somministrazione di prostaglandine PGE (misoprostolo o gemeprost) può essere praticato fino a 63 giorni di età gestazionale, come autorizzato dall’Agenzia europea per i medicinali-Ema (EMA/H/A-31/693, 2007) e riportato nella scheda tecnica del farmaco dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa, 1° agosto 2018). Non esistono evidenze scientifiche che sconsiglino la somministrazione di tali farmaci tra la settima e la nona settimana di gestazione, e che giustifichino la limitazione a 7 settimane, introdotta in precedenza in Italia”. Questa la parte principale della risposta della sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa del Partito Democratico, il 23 settembre in Commissione Affari Sociali all’interrogazione sul tema presentata da Maria Teresa Bellucci (Fratelli d’Italia) a proposito della pillola abortiva RU486.
“La determina in questione – continua Sandra Zampa – è stata predisposta dall’Aifa sulla base dei pareri del Consiglio Superiore di Sanità (4 agosto 2020) e della Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa che, il 5 agosto 2020, relativamente alle modalità di utilizzo del Mifegyne (mifepristone) ha espresso parere favorevole alla rimozione della precedente limitazione alla 7ª settimana”.

Continua a leggere l’articolo di Gabriele Soliani su La Libertà del 7 ottobre 2020

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