La testimonianza di Francesco di Assisi è considerata tanto attuale, poiché egli, che non è nato santo, ma lo è diventato, condivide ancora oggi la sua esperienza di graziato con gli sfiduciati di cuore, con gli emarginati, con i rifiutati anche del nostro tempo. È un testimone che parla ancora a noi del XXI secolo, perché fa vedere che è possibile la conversione in ogni momento, indicandoci anche le coordinate che ci rendono autentici cristiani.È un giovane del suo tempo con tanti sogni, perché vuole apparire, colpire l’attenzione degli altri, essere qualcuno. Prima di incontrare il Signore va, infatti, alla ricerca di mille cose che lo confermano, per essere il centro dell’universo, il primo in tutto, infatti “cercava di eccellere sugli altri ovunque e con smisurata ambizione: nei giochi, nelle raffinatezze, nelle parole scurrili e sciocche, nei canti, nelle vesti sfarzose e fluenti” (1Cel I,2: FF 320), fino ad ignorare gli altri in quanto persone.
Inseguendo solo se stesso, vive ignorando Dio.
Leggi tutto l’articolo di Diana Papa su La Libertà del 7 ottobre 2020