«Fratelli tutti» in questo mondo

La terza enciclica di Francesco: serve «amicizia sociale»

“È possibile desiderare un pianeta che assicuri terra, casa e lavoro a tutti. Questa è la vera via della pace, e non la strategia stolta e miope di seminare timore e diffidenza nei confronti di minacce esterne”. A garantirlo è il Papa, che nella sua terza enciclica, “Fratelli tutti” – firmata il 3 ottobre ad Assisi – parla di “amicizia sociale” come via per “sognare e pensare ad un’altra umanità”, seguendo la logica della solidarietà e della sussidiarietà per superare l’”inequità” planetaria già denunciata nella Laudato si’. “Se si tratta di ricominciare, sarà sempre a partire dagli ultimi”, la ricetta per il mondo post-Covid. La terapia è la fratellanza, il testo di riferimento è il documento di Abu Dhabi e il modello è quello del Buon Samaritano, che prende su di sé “il dolore dei fallimenti, invece di fomentare odi e risentimenti”.

Continua a leggere tutto l’articolo di Maria Michela Nicolais su La Libertà del 7 ottobre 2020



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