Promuovere la conoscenza per innescare processi di solidarietà: Portagirevole Reggio Emilia

Promuovere la conoscenza, il dialogo, le relazioni, per innescare processi di solidarietà spontanei e duraturi.

Il progetto nasce dal percorso laboratoriale di Welcom 2019 che si è tenuto fra il mese di maggio e il mese di giugno 2019, partendo da uno spunto progettuale individuato dalla Fondazione Manodori: contrastare le nuove forme di solitudine, di chi non ha reti di riferimento, di chi non si sente parte (di un gruppo, di un quartiere, di una categoria), di chi non sa a chi chiedere, di chi è appena arrivato, attraverso azioni concrete che abbiano la capacità di intercettare la “domanda timida” per entrare in relazione con gli “invisibili”.

PORTAGIREVOLE vuole individuare dei contesti informali e non stigmatizzanti da trasformare in occasioni di incontro per promuovere la conoscenza, il dialogo, le relazioni tra generazioni differenti e culture diverse, per creare occasioni informali, di conoscenza reciproca che possano essere strumento per innescare processi di solidarietà spontanei e duraturi. I destinatari sono i residenti dei quartieri, dai suoi giovani agli anziani, alla ricerca di reti sociali e di relazioni. Il progetto, anche sulla scia di sperimentazioni già condotte a livello nazionale ed europeo, rivisita il concetto di “portierato”, in una eccezione sociale, con azioni di prossimità a supporto delle vulnerabilità silenziose.

PORTAGIREVOLE, che ha vissuto un rallentamento a causa del lockdown, oggi entra nel vivo e avrà una durata di 12 mesi. I territori convolti sono Polveriera, Foscato e zona stazione.

 

Il coordinamento del progetto nel suo insieme è in mano alla Cooperativa Sociale Progetto Crescere ma diverse sono le realtà coinvolte:

“Siamo realtà del terzo settore che vivono la medesima urgenza: promuovere iniziative per prevenire e sostenere le fragilità e agire in prima persona ideando servizi innovativi, di concerto con i servizi sociali. Le nostre organizzazioni sono caratterizzate da una evidente matrice solidaristica e di attenzione alla persona vista nella sua unicità ma inserita in una comunità che vuole essere interculturale, inclusiva e aperta a tutte le persone.”

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *