Che carattere, questi ragazzi! L’esordio della Reggiana in serie B non avrebbe potuto essere migliore. Ma come – ci si domanderà – col Pisa è finita 2-2 e una vittoria non è meglio di un pareggio?
Ovvio che sì, ma ciò a cui, almeno personalmente, ero più interessato era valutare l’impatto della squadra granata con la nuova categoria, proprio a livello di campo.
Al netto di tutti i legittimi entusiasmi, di tutte le celebrazioni, di tutti i rituali con i quali abbiamo riempito volentieri la vigilia del debutto – il fascino della B, i 21 anni di attesa, bla bla bla – ad un certo punto occorreva affrontare da parte dei ragazzi di mister Massimiliano Alvini la prova del rettangolo verde.
Beh, il risultato è stato più che incoraggiante. In primis perché la Reggiana non si è fatta turbare dall’infermeria che si è improvvisamente riempita, costringendo il trainer Max ad inventarsi una linea difensiva inedita e per nulla rodata. Nonostante i cerotti, al cospetto di un’avversaria molto ambiziosa e – per quel che si è visto domenica scorsa – forte non solo sulla carta, la formazione granata ha mostrato una cifra tecnica e tattica di tutto rispetto, decisamente coerente con i valori che abbiamo ammirato nella passata stagione in serie C.
Continua a leggere tutto l’articolo di Matteo Iori nella rubrica “Don’t worry… B happy” su La Libertà del 20 settembre 2020