Maria, luce oltre la paura

L’omelia del vescovo Massimo in Cattedrale nella solennità dell’Assunta

Pubblichiamo la trascrizione dell’omelia che il Vescovo ha tenuto sabato 15 agosto, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, nella Cattedrale di Reggio Emilia. Tutte le immagini della celebrazione sono disponibili su www.laliberta.info/foto.

Cari fratelli e sorelle, buona festa dell’Assunta!
Che cosa ci insegna questa festa? Oggi è il giorno della luce. Certamente i giorni di agosto sono giorni di luce. E certamente quello che i pagani chiamavano “Ferragosto”, feriae Augusti, erano feste della luce, dei giorni più lunghi dell’anno. Ma la Chiesa ha collocato a Ferragosto la solennità dell’Assunta non certo per rivivere le feriae Augusti, ma per vivere un altro evento di luce: Maria.

Maria è la luce. O meglio: Maria è illuminata, e proprio perché illuminata da Dio può illuminarci.
Abbiamo ascoltato dal Libro dell’Apocalisse tre immagini (cf. Ap 11,19; 12,1-6.10).
Maria è circondata di sole quasi come un mantello, una luce che la trapassa da ogni parte e la rende essa stessa fonte di luce. Dobbiamo meditare su questo mistero.
Poi c’è un’altra immagine: Maria che ha sotto i suoi piedi la luna. La luna illumina le nostre notti. La luna è luminosa, ma di una luce che riceve. Quindi la luna è una luce ricevuta ed è sotto i piedi di Maria, come a dire che tutto quanto il creato, di cui la luna è assunta un po’ a simbolo, trova in Maria la sua ricapitolazione. Lei è il vertice del creato, proprio perché Madre di Cristo, per il suo sì.
Infine c’è una terza immagine: quella delle stelle. Maria è luminosa per le stelle che circondano il suo capo. Dunque Maria è nello stesso tempo illuminata e illuminante.

Leggi il testo integrale dell’omelia del vescovo Camisasca su La Libertà del 2 settembre 2020



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