Il virus e la scuola

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Passando per strada ho sentito un papà che ammoniva il suo figlioletto di pochi anni: “Non avvicinarti alle persone, stai lontano”. Cosa ci è capitato in tempo di Covid? Le altre persone sono diventate un pericolo, una minaccia? Dobbiamo insegnare ai nostri bambini a guardaci da loro? Una ragionevole prevenzione non sta trasformandosi in una ossessiva forma di repulsione? Cosa ci sta succedendo?
Ma la cosa più preoccupante di tale situazione sono i risvolti educativi. Le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico per il rientro a scuola raccomandano il distanziamento di almeno un metro tra bocca e bocca in classe per i bambini a partire dalla scuola primaria, non sappiamo ancora se con o senza mascherina. Certo, alzarsi dal banco implica indossare la mascherina, perché viene meno il distanziamento statico di un metro. Ci siamo chiesti cosa voglia dire per un insegnante il rispetto di tale normativa? Immaginate.

Leggi tutto l’articolo di Giuliano Romoli su La Libertà del 26 agosto 2020

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