La pastorale per promuovere l’unità

Ci scrive (dall’Italia) il vescovo di Farafangana, Madagascar

Riceviamo tramite il Centro Missionario Diocesano un articolo a firma del vescovo di Farafangana (Madagascar) Gaetano Di Pierro, redatto in occasione di una sua recente visita in Italia, prolungatasi a causa della pandemia da Covid-19. Nel testo il pastore presenta se stesso e la propria Chiesa, soffermandosi inoltre su diversi aspetti legati all’attualità.

Servizio in Madagascar
Carissimi,
come molti di voi già sanno sono un vescovo dehoniano. Sacerdote e missionario in Madagascar da 45 anni; da 19 anni sono vescovo, di cui 5 anni come vescovo ausiliare della Diocesi di Ambatondrazaka, 12 anni come primo vescovo della nuova Diocesi di Moramanga e da più di 2 anni vescovo a Farafangana. Appena arrivato in questa mia nuova Diocesi, con sede vacante da più di 4 anni, prima di tutto ho preso visione della sua realtà. Si tratta di una “Diocesi verde”, con folta vegetazione e ricca di prodotti agricoli prettamente tropicali, con una vasta superficie di 26.000 kmq, con un clima molto umido e afoso durante la stagione delle piogge (ottobre-febbraio) e gradevole nel periodo secco (marzo-settembre). Per quanto riguarda l’aspetto sociale-politico si tratta di una regione molto popolata (1.600.000 abitanti) e politicamente ha due capoluoghi: Farafangana e Manakara, città situate nelle due Regioni di Atsimo Atsinanana (=Sud Est) e Fitovinany (=Sette Estuari di fiumi).

Leggi tutto il testo della lettera di monsignor Di Pierro su La Libertà del 26 agosto 2020



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