Tra lido e nido

Durante le ferie, avendo tempo per leggere i cartelli fai-da-te, mi sono accorto che il virus ha intaccato pure lessico e sintassi. Più d’una volta ho trovato scritto nei pubblici avvisi che erano vietati gli assemblamenti: ho pensato che al mare la regola valesse soprattutto per le signore in due pezzi, che cioè dovessero presentarsi in spiaggia già assemblate da casa, ma il quesito è rimasto senza risposta, e perdonerete se indugio su fatti di costume.
Osservo che in questi giorni il paesaggio umano va soggetto a dissociazioni quasi schizofreniche: in vacanza movida e grupponi in libertà, nelle aule didattiche ancora chiusura e gruppetti banditi.

Continua a leggere tutto l’articolo di Edoardo Tincani nella rubrica “Diario di casa mia” su La Libertà del 27 luglio 2020

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