Dal carcere di Reggio mascherine per i bambini ugandesi
Abeneficiarne i piccoli della missione di Apeitolim guidata dal missionario comboniano Marco Canovi che dice: “Siamo abituati a gesti di solidarietà ma questo dono dei detenuti è davvero incredibile”.
Succede a Karamoja, nel nord-est dell’Uganda, dove in una regione semiarida abitata principalmente dai karamojong dediti alla pastorizia, vive e presta il suo servizio pastorale il missionario comboniano padre Mario Canovi. Al religioso, che vive in Uganda da cinquanta anni, è stato annunciato nei giorni scorsi che i detenuti del carcere di Reggio Emilia stanno confezionando mascherine per i suoi bimbi della missione di Apeitolim.
La solidarietà che non ti aspetti
L’idea è venuta ad Anna Protopapa dell’associazione “Gens Nova” che, entrata in contatto con la realtà del carcere nel pieno dell’emergenza sanitaria da Covid-19, non ha smesso di lavorare alla creazione di reti solidali che coinvolgano anche i detenuti. Immediata l’adesione del direttore della casa circondariale reggiana, Gianluca Candiano, della comandante commissario capo Rosa Cucca (nella prima foto mentre riceve la consegna) e soprattutto degli ospiti.
Le macchine da cucire sono state fornite da alcune canoniche del circondario, mentre i materiali sono stati donati da alcune aziende.
Leggi tutto l’articolo su La Libertà del 27 luglio 2020