Camera di Commercio: previsti 6.630 contratti in 3 mesi. Il Covid li riduce del 35% rispetto al 2019

Analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio: il calo delle assunzioni nel trimestre luglio-settembre

Sono oltre 6.630 i contratti che gli imprenditori stimano di attivare in provincia di Reggio Emilia nel trimestre luglio-settembre di quest’anno, di cui 2.140 nel solo mese di luglio.

Lo rileva l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere-ANPAL con la collaborazione delle Camere di Commercio.

Seppur consistente, la cifra relativa al trimestre considerato mostra, tuttavia, un drastico calo delle assunzioni rispetto a quanto avvenuto nello stesso periodo del 2019. La flessione, infatti, si attesta al 35% (quasi 3.600 contratti in meno), con un decremento ancor più accentuato nell’industria (45%) e più contenuto, invece, nei servizi, che scontano un -28%

Certamente il trend che si prevede per il trimestre luglio-settembre 2020 risente pesantemente del periodo di lockdown derivato dall’emergenza Coronavius, che ha praticamente paralizzato l’attività produttiva del Paese per un trimestre ed ha messo in crisi non poche realtà imprenditoriali, sia nella nostra provincia che a livello regionale e nazionale.

Unica nota positiva, nonostante le incertezze, è l’aumento della quota percentuale rappresentata, sul totale, dal lavoro a tempo indeterminato.

Analizzando in dettaglio la situazione prevista per luglio, dei 2.140 contratti previsti, oltre un terzo, infatti, saranno stabili, ossia verrà attivato un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 67% dei casi saranno a termine, cioè a tempo determinato o legati ad altri contratti con durata predefinita.

Il settore dei servizi assorbirà il 66% delle assunzioni, che per il 61% saranno attivate da imprese con meno di 50 dipendenti. Tra i profili professionali spiccano gli operai specializzati e i conduttori di impianti, che da soli rappresentano il 32% del totale delle entrate previste.

Come solitamente accade in questo periodo, una consistente quota (ben 500) dei contratti relativi al mese di luglio è riferita alle attività di servizi di alloggio e ristorazione, mentre 280 riguardano le industrie meccaniche ed elettroniche, 250 i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, 190 i servizi alle persone e 180 il commercio.

Nell’industria sono previsti 740 ingressi, di cui 630 nel settore manifatturiero e delle public utilities e 110 nelle costruzioni. Analizzando le entrate previste nel periodo per area funzionale d’inserimento, si può osservare che la quota maggiore (48%) è prevista nella produzione di beni ed erogazione di servizi, nelle tecniche e progettazione (17%), nella commercializzazione e vendita (15%), seguite da amministrazione e servizi generali (13%) e dalla logistica (9%).

Il 18% delle entrate sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (15%).

Nel 36% dei casi, i contratti interesseranno giovani con meno di 30 anni. Inoltre, per una quota pari al 59% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore e il 13% dei contratti sarà riservato a personale laureato.

La tipologia di figure professionali ricercate per l’inserimento in azienda si scontra però, anche in questo periodo, con difficoltà di reperimento, che interessa il 35% dei profili richiesti.

Dalle analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio emerge che le professioni più difficili da reperire sono i conduttori dei mezzi di trasporto, figura per la quale si prevedono 80 contratti, ma che in 7 casi su 10 si ritiene siano difficili da trovare; seguono i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (110 entrate, 56% difficili da reperire) e operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (160 ingressi, 63% con difficoltà di reperimento).

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