Nessun rallentamento dei lavori nel terzo polo di UniMoRe nonostante l’emergenza sanitaria. Conferenza stampa e visita al cantiere
Le bizzarrie del tempo come metafora di un cantiere: quando il 17 giugno, alle quattro del pomeriggio, sta per iniziare la conferenza stampa nel grande atrio del Seminario, con le sedie opportunamente distanziate, un cielo livido rovescia su Reggio acqua a secchiate; poco più di un’ora dopo, durante il breve tour guidato ai piani alti completamente trasformati dello stabile, i raggi del sole redivivo illuminano a giorno gli ambienti rinnovati, da sempre pieni di vetrate, e invitano ad affacciarsi sul rigoglioso parco, con vista sul campanile di Sant’Agostino e sulla cupola di San Giorgio, su una città che mantiene nella vivibilità l’immagine più attraente impressa sul biglietto da visita.
Continua a leggere tutto l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 24 giugno 2020