«In aula si costruisce una comunità e s’impara a diventare adulti»
Hanno preso il via gli esami di maturità, in presenza, anche se gli studenti sosterranno solo un orale, senza scritti, dopo lo stop alla frequenza in classe dai primi di marzo per l’emergenza Coronavirus. Di questo periodo così difficile per la scuola, vissuto con sofferenza da docenti e allievi, parliamo con Eraldo Affinati, scrittore e insegnante romano, fondatore con la moglie Anna Luce Lenzi della Penny Wirton, una scuola gratuita di italiano per immigrati.
Professore, il 17 giugno sono iniziati gli esami di maturità, diversi da tutti gli altri per l’emergenza Covid-19. Era anche la prima volta che i ragazzi tornavano a scuola dopo il lockdown: quanto è importante questo aspetto del rientro a scuola anche se in un momento particolare come gli esami?
è importante per i ragazzi ritrovare i propri insegnanti e anche per tutti noi vederli nuovamente in presenza: come un nuovo sole che sorge, ci darà la speranza necessaria. Non dovremmo mai dimenticare che ogni generazione ricomincia da capo nell’esperienza dell’apprendimento. Questi studenti rappresentano l’avanguardia del ritorno autunnale, quindi sono doppiamente protagonisti: diventeranno i primi testimoni della drammatica stagione da tutti appena vissuta e potranno anche essere fonti preziose per i coetanei che li seguiranno.
Continua a leggere tutto l’articolo di Gigliola Alfaro su La Libertà del 24 giugno 2020