Di seguito il testo preparato dal Vescovo per l’omelia nella solennità del Corpus Domini. Per la cronaca e per le ulteriori dichiarazioni di monsignor Camisasca si rimanda agli altri articoli in queste pagine. Per le foto si ringraziano Giuseppe Maria Codazzi e Stefano Rossi.
Cari fratelli e sorelle,
la solennità del Corpus Domini è strettamente legata alla liturgia pasquale e in particolare al mistero del Giovedì Santo.
Fu il Signore Gesù ad istituire l’Eucaristia, offrendo se stesso, il suo corpo e il suo sangue, nel pane spezzato e nel vino versato. L’Eucaristia è il cuore e l’origine della Chiesa, il suo tesoro più prezioso e fecondo. Questa sera, facendo memoria del sacrificio di Cristo, tutte le nostre energie spirituali ed umane sono tese ad adorare in modo particolarmente solenne il mistero della sua presenza vera, reale e sostanziale (con queste parole si esprime la dottrina del Concilio di Trento) nelle specie eucaristiche, che realizzano la sua presenza tra noi e ci comunicano la sua vita.
Leggi il testo integrale dell’omelia di monsignor Camisasca su La Libertà del 17 giugno 2020
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