Corpus Domini, Camisasca: «Con l’aiuto di Dio e dei fratelli lavoriamo»

REGGIO VESCOVO

Alla fine della Messa in Cattedrale il Vescovo ha impartito la Benedizione eucaristica dal balcone della Madonna dorata

Dopo una giornata dal meteo capriccioso, con acquazzoni anche forti, la prima serata di giovedì 11 giugno si riempie di dolcezza, nel centro storico di Reggio Emilia: il cielo è terso e si avvolge nella luce calda del tramonto quando dal balcone della Madonna dorata della Cattedrale il vescovo Massimo impartisce alla città, alla provincia, alla diocesi la Benedizione eucaristica, disegnando un ampio segno della Croce con l’ostensorio. È l’immagine che resterà più impressa di questa solennità cittadina del Corpo e Sangue del Signore. Sorprendente e umile nel contempo. In qualche modo una forma di compensazione, spirituale e affettiva, della processione per le strade che in questa situazione straordinaria non può avere luogo.

Sotto il balcone, a guardare in alto, una piazza piena… come può esserlo in epoca Covid-19, con il rispetto doveroso del distanziamento a cui i fedeli, con evidente senso di responsabilità, si sono già abituati.
Di fianco al pastore solo uno dei suoi segretari, don Patrick, il fido fotografo e un operatore di ripresa.
Sulla pagina Facebook de La Libertà una lettrice commenta in diretta: “Il vescovo Massimo è stato eroico nel salire fino alla Madonna dorata. Mi sono commossa”.

Continua a leggere tutto l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 17 giugno 2020

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