È morto nella mattinata di venerdì 12 giugno, nella casa di riposo “Don Baronio”, il vescovo emerito Lino Garavaglia. Avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 9 settembre. Il funerale verrà celebrato martedì 16 giugno, alle 10, in piazza della Libertà, a Cesena. Poi la salma verrà tumulata nella tomba di famiglia, a Mesero, in provincia di Milano.
Lino Garavaglia, al secolo Esterino, entra nell’ordine dei frati minori Cappuccini nel 1945. Fa la professione solenne nel 1951. Viene ordinato sacerdote in Duomo, a Milano, il 5 dicembre 1954.
Per i Cappuccini ricopre diversi incarichi, tra cui quello di segretario nazionale delle missioni estere che lo porta a visitarle quasi tutte nel mondo. Nel 1979 viene eletto ministro provinciale della Lombardia, fino a diventare definitore generale dell’Ordine nel 1982.
Il 2 febbraio 1986 viene eletto vescovo coadiutore di Tivoli e consacrato a Roma l’8 marzo dal cardinale Lucas Moreira Neves. Fa il suo ingresso in Diocesi il 6 aprile e il 25 giugno dell’anno successivo succede a monsignor Guglielmo Giaquinta che si ritirò per motivi di salute.
Il 25 marzo 1991 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Cesena-Sarsina, successore di Luigi Amaducci che diventò arcivescovo di Ravenna-Cervia. Fa il suo ingresso in Diocesi il 5 maggio. Qui sono quattro le tappe fondamentali del suo ministero episcopale. Nel 1995 venne realizzata una missione popolare, al termine di un triennio dedicato all’evangelizzazione. Nel dicembre dello stesso anno si apre in Diocesi la fase preparatoria del primo Sinodo per Cesena-Sarsina che terminerà nel 1999 con la consegna del libro sinodale e degli Atti. In quello stesso anno e nel successivo dà vita alla Visita pastorale e nel 2002 si celebra il Congresso eucaristico. Mette mano anche a una nuova riorganizzazione territoriale, con un occhio di particolare attenzione per le unità pastorali.
Al compimento dei 75 anni, monsignor Garavaglia presenta le dimissioni al Papa. Il successore, monsignor Antonio Lanfranchi, sacerdote di Piacenza-Bobbio, viene annunciato il 3 dicembre 2003. Il passaggio di pastorale tra i due vescovi avviene sotto la neve il 25 gennaio 2004.
Durante il suo mandato ordina 17 sacerdoti (43 quelli defunti), mentre si contano in un centinaio i documenti scritti.
Dalle città di Cesena e di Sarsina riceve la cittadinanza onoraria.
Il vescovo Garavaglia rimane a Cesena come emerito dove vive gli ultimi 16 anni della sua vita in silenzio, prestandosi spesso per le celebrazioni liturgiche anche in parrocchie di campagna.