Via al processo di Canonizzazione di monsignor Pietro Margini

Domenica 21 giugno alle ore 18 il vescovo Camisasca presiede la Messa a Borzano

 

È fissato per domenica 21 giugno l’avvio della Causa di canonizzazione del Servo di Dio monsignor Pietro Margini, con la cerimonia di insediamento del Tribunale diocesano. L’evento avrà luogo contestualmente alla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca alle ore 18 nella casa della Comunità Sacerdotale “FamiliarisConsortio” a Borzano di Albinea, alla presenza delle autorità civili e religiose.

Nato a Sant’Ilario d’Enza il 5 gennaio 1917, il Servo di Dio fu ordinato sacerdote il 9 giugno 1940; nell’ottobre dello stesso anno fu inviato come coadiutore nella parrocchia dei santi Quirino e Michele di Correggio. Iniziò la sua opera tra i giovani mediante l’insegnamento della religione cattolica e la direzione spirituale nelle scuole medie e superiori del posto.

Ispirato dall’enciclica Mystici Corporis Christi, promulgata da Pio XII il 29 giugno 1943, verso la metà degli anni ’50 propose ad alcuni giovani un ideale di vita ispirato a quello delle prime comunità cristiane. Nel 1957 nacque così a Correggio la prima piccola comunità costituita da coppie di fidanzati che presto sarebbero stati sposi.

Nell’agosto del 1960 don Pietro fece il suo ingresso a Sant’Ilario d’Enza in qualità di nuovo parroco: fu l’inizio di una nuova e feconda stagione pastorale. Il suo operato fu caratterizzato da un sempre più attivo coinvolgimento dei fedeli laici nelle attività pastorali ed educative, che trovò particolare espressione nella fondazione di scuole parrocchiali. Fiorirono negli anni ’80, tra i suoi figli spirituali, le prime tre vocazioni sacerdotali.

Il Servo di Dio morì l’8 gennaio 1990, circondato dall’affetto dei suoi numerosi figli spirituali.

La decisione del vescovo Camisasca di avviare il processo di Canonizzazione proprio nella casa “Ecce Mater” di Borzano è particolarmente significativa: qui sono infatti idealmente rappresentate tutte le comunità e le opere del Movimento “Familiaris Consortio”, presenti in Italia e all’estero.

In questa prima fase del processo di Canonizzazione i membri del Tribunale diocesano ascolteranno le deposizioni di testimoni, chiamati a riferire fatti concreti circa l’esercizio eroico delle virtù cristiane da parte del Servo di Dio. Al termine dell’istruttoria diocesana, qualora l’insieme delle testimonianze e dei dati raccolti sia ritenuto idoneo, gli atti e la documentazione saranno trasmessi alla Congregazione per le cause dei Santi a Roma.

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