Chissà perché risulta più facile scrivere nei momenti difficili che abbiamo attraversato, piuttosto che in questi giorni di pseudo normalità. Abbiamo riacquistato in parte la libertà perduta, ma si aggira anche tra noi un pericolo “coronato’’ che potrebbe ancora esercitare il suo negativo potere.
Noi, prima di lui, ci sentivamo invincibili, programmati e con un futuro da impostare. Ora sappiamo di essere perdenti, più fragili, stiamo sull’oggi e viaggiamo a vista. Lui, lo sgradito ospite, ha modificato la nostra dimensione del tempo e dello spazio, sia dei piccoli che dei grandi, sia dei benestanti che dei poveri.
Le mura di casa erano diventate un rifugio sicuro in cui trascorrere le ore di lavoro o di riposo, ma per tante donne invisibili sono state un inferno di soprusi che hanno dovuto subire in silenzio.
Tante persone con disabilità, per le quali ogni giorno è necessaria tanta pazienza perché non peggiori il loro stato, non hanno goduto della presenza fisica e rassicurante di educatori esperti.
E quei bambini la cui mente è rimasta nel vento, cosa avranno provato nell’assenza delle abitudini e delle persone che coloravano la loro vita?
Leggi tutto l’articolo di Franco Torricelli nella pagina dei Lettori su La Libertà del 3 giugno 2020