Pieve di Guastalla, il vescovo Massimo scrive al parroco

Pubblichiamo il testo della lettera che il vescovo Massimo Camisasca ha indirizzato al parroco dell’unità pastorale “Beata Vergine della Porta” in Guastalla, don Nildo Rossi, di cui è stata data lettura nella Messa di domenica 17 maggio 2020 celebrata nella Concattedrale.

 

A Don Nildo Rossi

Parroco di Guastalla

Unità Pastorale “Beata  Vergine  della Porta” Parrocchia di Pieve di Guastalla

 

Caro Don Nildo,

Ti esprimo la mia vicinanza e quella di tutta la Diocesi  di fronte agli attacchi alla Tua persona  di queste  ultime settimane, attacchi che puntano a screditare la Tua azione pastorale diretta alla chiarificazione e alla trasparenza.

Con piacere ho saputo che molti fedeli dell’Unità Pastorale ti hanno manifestato la loro stima, la loro vicinanza e il loro sostegno.

In previsione della Visita Pastorale, programmata ma rinviata per l’emergenza in corso, ero stato informato in merito ad alcuni aspetti della situazione delle Parrocchie dell’Unità Pastorale; la mia attenzione, sulla scorta delle questioni messe in evidenza dagli Uffici di Curia, si è appuntata sulla Parrocchia di Pieve di Guastalla.

In questa realtà le attività ludiche – ricreative e conseguentemente economiche si sono manifestate negli anni eccessive rispetto a quelle pastorali, e non di rado la gestione non sembra essere sempre chiara e trasparente con lacune documentali rilevanti, e con conseguenze,  non solo da oggi, anche sul piano formativo della pastorale giovanile oratoriana.

Con il Consiglio  Episcopale,  in attesa  di approfondimenti in sede di Visita Pastorale abbiamo ritenuto, in via precauzionale, indispensabile  procedere con l’immediata sospensione di  ogni  attività  ludica e di tempo libero riconducibili alla Parrocchia. A partire da oggi ti chiediamo di interrompere nelle forme proprie i rapporti di gestione in corso e di precludere l’accesso a tali strutture sino a verifica delle stesse da parte degli Uffici di Curia. Al fine di agevolare le verifiche ti invitiamo a trasmetterci la documentazione riferita alle attività in oggetto.

Mentre esprimo conferma piena del Tuo mandato, Ti segnalo che la nostra Curia diocesana Ti è vicina e metterà in atto tutte le azioni necessarie a Tuo sostegno e tutela.

Ciò vuole la sequela cristiana e il Tuo ministero di Parroco, secondo il diritto canonico: “Il parroco è il pastore proprio della parrocchia affidatagli, esercitando la cura pastorale di quella comunità sotto l’autorità del Vescovo diocesano, con il quale è chiamato a partecipare al ministero di Cristo, per compiere al servizio della comunità le funzioni di insegnare, santificare e governare,  anche con la collaborazione di altri  presbiteri o diaconi e con l’apporto dei fedeli laici, a norma del diritto” (can. 519 cjc).

Ti invito a rendere nota questa comunicazione anche a tutte le Comunità che Ti sono affidate e a provvedere, nello specifico, come sopra indicato.

Insieme a Te ricordo nella preghiera i Sacerdoti Tuoi collaboratori.

+ Massimo Camisasca

Reggio Emilia, 16 maggio 2020 

 

Basilica di Pieve di Guastalla

 

Di seguito pubblichiamo la lettera che l’Équipe pastorale dell’unità Beata Vergine della Porta ha indirizzato a tutta la comunità esprimendo sostegno e solidarietà a don Nildo Rossi e agli altri sacerdoti.

 

Lettera aperta alle comunità della Concattedrale, di Pieve, San Martino, Tagliata e Baccanello

 

Carissimi sorelle e fratelli

facciamo ricorso a questa lettera per rendere noto a tutti quanto accaduto, in particolare, nelle ultime settimane e in seguito all’omelia pronunciata dal nostro Parroco, Don Nildo, che è stato vittima, per errate e pretestuose interpretazioni, di attacchi offensivi alla sua persona. Egli rivolgendosi in generale al mondo giovanile ha sottolineato l’importanza di assumere comportamenti sobri e lontani da eccessi.

Alcune persone, a tali richiami, hanno avuto reazioni scomposte sui social con il chiaro intento di intimidire il nostro pastore e, seppur senza chiaro riferimento, i sacerdoti che condividono fraternamente l’azione pastorale.

Riteniamo molto grave quanto è successo e sappiamo che, opportunamente informati della verità dei fatti, molte persone, di tutte le parrocchie dell’U.P. hanno espresso a viva voce, per iscritto e in altri modi la loro condivisione, solidarietà e vicinanza al nostro parroco.

Degli stessi sentimenti intendiamo farci portatori anche noi componenti dell’“Équipe pastorale” chiamati dai nostri sacerdoti a condividere, con la responsabilità che ci è stata affidata in virtù della nostra vocazione battesimale, il cammino delle nostre comunità.

Siamo davvero dispiaciuti che questi richiami ad una vita che tutti desidereremmo sempre più evangelica e cristiana, abbiano causato reazioni così dure e, ci sia permesso affermarlo, poco educate.

Sin dal loro arrivo i nostri preti hanno cercato di mettersi in dialogo con le realtà che compongono il tessuto delle nostre comunità. Si sono resi disponibili al confronto con chiunque e hanno posto l’attenzione, in particolare, su quelle situazioni che chiedevano di essere maggiormente coordinate con l’attività pastorale nel suo complesso e non hanno temuto di mettere in evidenza ciò che era necessario correggere, per essere fedeli al loro mandato di “guide” delle comunità cristiane guastallesi che desiderano sempre più testimoniare il vero volto della Chiesa, sposa di Cristo.

Perciò mentre esprimiamo a Don Nildo e ai nostri preti la nostra vicinanza e la rinnovata disponibilità a collaborare convintamente con loro, ci auguriamo che, alla luce dell’insegnamento evangelico, le nostre comunità possano camminare unite, con spirito di comunione e di collaborazione reciproca.

Ringraziamo voi per averci ascoltati e con affetto diciamo a Don Nildo, a Don Francesco e a Don Giovanni che siamo con loro!

I componenti della Équipe pastorale

 

Guastalla, 17 Maggio 2020

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