Voglia di leggere il racconto del virus

Storditi, quasi, dal ritmo dei notiziari e degli aggiornamenti continui sul Covid-19 che ogni mezzo e canale di comunicazione diffondono. Saggi, articoli, foto, documentari, interviste, telegiornali, video, testimonianze, break news, dibattiti, radiogiornali, bollettini, twitter, rubriche, #hashstag, approfondimenti, ma anche informazione per l’intrattenimento e talk show sull’argomento. Mentre sul cellulare non smettono di inviarci barzellette ciniche, vignette, video spiritosi, anche per esorcizzare la paura.
Sacrosanto il diritto di sapere e l’esigenza di capire cosa stia veramente succedendo. Inviolabile la libertà di informazione.

Da quando è iniziata l’epidemia da coronavirus, l’ansia di informare e di informarci è diventata una sorta di bisogno primario, in bilico tra panico e desiderio di conoscere.

Leggi tutto l’articolo di Mario Colletti su La Libertà del 13 maggio 2020

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