Ripartenza: avanti, con giudizio

Contro tutte le semplificazioni e le scorciatoie ideologiche, che purtroppo l’emergenza Coronavirus non ha tacitato, bisogna essere consapevoli che la ripartenza sarà un processo lungo, complesso. Essa richiede decisioni tempestive ma anche capacità di guardare avanti, più avanti della ridda quotidiana di ipotesi di cui si riempiono i mezzi di comunicazione. è un’impresa che chiama in causa competenze diverse ma necessita di una sintesi coerente; presuppone l’impegno di ciascuno ma anche spirito unitario e coesione sociale; esige coraggio ma soprattutto molta prudenza, perché il Covid-19 non è affatto sconfitto.

È una sfida che va ben al di là dei confini nazionali e tuttavia questo non può diventare un alibi per non rimuovere due nodi politici interni che rendono ancora più ardua la ripartenza e rischiano, se non di comprometterla, di zavorrarla in modo insostenibile. Il primo riguarda l’atteggiamento nei confronti del governo. Per fortuna siamo in un Paese democratico e criticare l’esecutivo è possibile senza correre il rischio di finire in galera.

Continua a leggere l’articolo di Stefano De Martis su La Libertà del 29 aprile 2020 

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