Appennino, vigilano i droni

(170425) -- JIXIAN, April 25, 2017 (Xinhua) -- A drone is seen spraying pesticide in Jixian County, north China's Shanxi Province, April 25, 2017. Over 50,000 mu (3,333 hectares) of apple trees will be sprayed pesticide with drones this year. (Xinhua/Cao Yang) (dhf)

Da La Libertà del 15 aprile 2020 

Le belle giornate ormai pienamente primaverili e le festività pasquali rappresentano una forte tentazione rispetto alla situazione di isolamento domestico imposta per frenare l’epidemia da Covid-19. Ma proprio in questi giorni in cui i dati nazionali appaiono in leggero miglioramento, è importante attenersi alle indicazioni e ai comportamenti imposti per arginare il virus.
Per questo nelle scorse giornate sono stati effettuati controlli congiunti con il coinvolgimento di tutte le Forze dell’Ordine, dalla Polizia locale dell’Unione Appennino ai Carabinieri, dalla Polizia Provinciale alla Polizia Stradale, per garantire così la sicurezza di tutti. Nelle giornate del ponte di Pasqua per questi controlli sono stati utilizzati anche due droni: uno in dotazione alla Polizia Provinciale e uno della ditta DiFly di Parma, che lo ha messo a disposizione gratuitamente, pilotato da Marco Pesci. I droni sono in grado di geolocalizzare e visualizzare in tempo reale eventuali trasgressori delle limitazioni agli spostamenti da casa. I controlli sono stati estesi all’intero territorio dell’Unione.
L’Amministrazione di Castelnovo Monti, viste le segnalazioni delle stesse Forze dell’Ordine di un maggior rischio di trasgressioni nelle giornate di sole, ha ricordato a tutti che è ancora fondamentale stare a casa, in quanto l’emergenza è ancora in una fase acuta: è possibile spostarsi soltanto per motivi di lavoro, sanitari o di stretta necessità (come andare a fare la spesa), o per attività fisica entro un raggio massimo di 200 metri da casa.
In caso si sia sottoposti a quarantena, non è possibile uscire nemmeno per questi motivi: chi si trova in tale condizione e dovesse essere colto fuori casa rischia una denuncia penale per epidemia colposa, come accaduto nei giorni scorsi a una donna della bassa reggiana.

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