I sacrifici di ognuno per il bene comune

Nel 1945 l’artista Eduardo De Filippo rappresentò al teatro San Carlo di Napoli un’opera ntitolata “Napoli milionaria”. Quest’opera divenne poi nel 1950 un film diretto dallo stesso De Filippo. Al centro della storia c’era il dopoguerra raccontato da alcune famiglie napoletane che erano sopravvissute alla seconda guerra mondiale.
Il periodo della guerra aveva rappresentato per tutti non soltanto distruzione, dolore e sofferenza ma anche l’occasione di mettersi in gioco e di dimostrare la propria volontà e capacità di saper proteggere e conservare i fondamentali valori umani, civili e morali. Parte della popolazione era stata in guerra a combattere in prima linea per la difesa della propria Patria. L’altra parte che era rimasta a casa e aveva quindi un compito diverso da quello dei soldati, era comunque stata chiamata a difendere la propria Patria! Ma non tutti quelli che rimasero a casa seppero avere comportamenti responsabili, e non tutti ebbero comprensione e compassione per quanti soffrivano! Ci furono enormi cambiamenti nel cuore delle persone e nelle relazioni familiari e interpersonali.

Leggi tutto l’articolo di Tina Ferrara su La Libertà dell’1 aprile

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