Residenze anziani in emergenza

Come negli ospedali, pubblici e privati, anche nelle strutture FeDiSA, giorno dopo giorno, si sta affrontando l’emergenza Covid-19. I servizi residenziali per anziani restano aperti e devono continuare a garantire un servizio di cura e assistenza in condizioni sempre più difficili. All’inizio di questa vicenda, molti dei familiari degli oltre ottocento ospiti delle strutture, hanno dovuto accettare di non poter più fare visita ai loro cari, ed è stato un passaggio non facile, pur essendo motivato da ovvie ragioni di prevenzione e sicurezza. Chi ha acquistato tablet per poter videochiamare le famiglie, chi si è organizzato con appuntamenti telefonici e con costanti aggiornamenti da parte dell’équipe sociosanitaria: tutti i direttori hanno cercato di agevolare il mantenimento delle relazioni tra ospiti e parenti.

Contemporaneamente, all’interno dei servizi è emersa sin da subito la necessità di un approvvigionamento straordinario di DPI, dispositivi di protezione individuale, per poter consentire agli operatori di lavorare in condizioni di sicurezza per sé e per gli ospiti. Sono infatti quasi seicento gli operatori che ogni giorno sono impegnati a fornire cura e assistenza nelle diciassette strutture di FeDiSA. Lavorano con pazienti fragili, che nella maggior parte dei casi hanno anche patologie pregresse e legate all’età e che sono i più a rischio di fronte all’emergenza Covid-19. 

Leggi tutto l’articolo su La Libertà dell’1 aprile 

 

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