La pagina bianca per un nuovo inizio

Trentuno giorni, un’epoca fa. Sono passate poco più di quattro settimane da quando anche su questa rubrica ha fatto la sua prima comparsa lo spettro del covid-19, ma per come esso ha trasformato le nostre vite pare un secolo. Ricordo bene quei frangenti: una domenica pomeriggio di fine febbraio (il 23) senza spunti sportivi particolari da commentare, dopo uno scialbo 0-0 della Reggiana sul campo del Gubbio, quel pensiero ricorrente che ci stava già turbando dopo il rimbalzo delle notizie sui primi contagi e decessi nei due giorni precedenti.
In quel momento tuttavia – al di là della embrionale sensazione di qualcosa di più grande di noi con la quale avremmo dovuto fare i conti da lì in avanti – non esisteva minimamente la consapevolezza delle enormi fette di vita alle quali ci sarebbe stato chiesto di rinunciare temporaneamente, per il bene comune. Tra queste anche tutto lo sport, dalle gesta dei professionisti fino alla partitella dei nostri bambini al parco.

Continua a leggere tutto l’articolo di Matteo Iori nella rubrica “C-risiamo” su La Libertà del 25 marzo

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