Il rapporto con Dio ritrova l’autenticità

Eravamo così abituati a vederli aperti sempre, o quasi sempre, insomma ogni volta che il nostro bighellonare ci portava di fronte ad un bar gestito da cinesi… che mirare, nei giorni appena antecedenti il gran decreto di chiusura di quasi ogni attività, le saracinesche abbassate nella quasi totalità di essi con un poco credibile “chiuso per ferie” messo a giustificazione di tale inconsueto evento dava una strana sensazione. Poi è arrivato appunto il decreto che ha imposto la chiusura ai pochi superstiti e anche agli altri che per pochi giorni avevano goduto la libertà da una pesante concorrenza. E non solo i bar, anche molti altri negozi hanno dovuto chiudere porta e registratore di cassa ad ogni possibile cliente.

Leggi tutto l’articolo di Andrea Cocco nella pagina dei Lettori su La Libertà del 25 marzo

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