Acerra capitale delle Terre dei fuochi

La diocesi si prepara alla visita del Papa sui passi della «Laudato si’»

Una “grazia speciale”, “una iniezione di fiducia e di speranza per le famiglie, in modo speciale quelle dei bambini e dei ragazzi colpiti dal tumore”, un “incoraggiamento al cammino che le diocesi della Conferenza episcopale campana stanno già facendo per educare i cristiani, adulti e bambini, alla giustizia, alla pace e alla salvaguardia del Creato”, “uno stimolo alle istituzioni”: tutto questo racchiude, per il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, la visita del Papa ad Acerra, il 24 maggio, in occasione del quinto anniversario della lettera enciclica Laudato si’.

Eccellenza, come è nata questa visita?
Da due anni alcune diocesi campane, quella di Acerra e le altre circostanti più interessate dal dramma dell’inquinamento, stanno facendo un cammino che fa riferimento alla Laudato si’ mettendo la Chiesa in dialogo con tutte le persone di buona volontà per affrontare insieme questo tema: così è nata l’idea di riferire al Papa circa la situazione che stiamo vivendo. In particolare, il 18 aprile promuoviamo ad Acerra, con il supporto della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute della Cei, un incontro delle diocesi campane per parlare di ambiente e per rilanciare la Laudato si’, un documento profetico, più conosciuto e apprezzato nel mondo cosiddetto laico che in quello ecclesiale. Abbiamo esteso l’invito a tutti i vescovi delle diocesi italiane coinvolte nel dramma dell’inquinamento ambientale.

Continua a leggere tutto l’articolo di Gigliola Alfaro su La Libertà del 26 febbraio



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