Liturgia, Lettera pastorale: uno sguardo contemplativo

Dopo la prima presentazione pubblicata su La Libertà dell’8 gennaio, l’articolo del direttore nel numero 4 del 29 gennaio (pagina 2) e i contributo di don Edoardo Ruina nell’edizione del 5 febbraio (pagina 5) e di don Paolo Tondelli dell’edizione del 19 febbraio (pagina 2), continuiamo ad approfondire il tema della Liturgia alla luce della Lettera pastorale del vescovo Massimo. Questa settimana pubblichiamo l’intervento che abbiamo richiesto a don Luigi Lodesani, parroco moderatore dell’unità pastorale “Sacra Famiglia” di Albinea. Ricordiamo che la Lettera pastorale si può richiedere anche presso la sede della redazione diocesana, in via Vittorio Veneto 8/a a Reggio (orari di apertura: dal lunedì al venerdì ore 9-13; pomeriggio del giovedì e del venerdì ore 15-18.30).

Trovo utile e certamente attuale poterci interrogare sulla liturgia, culmine e sorgente della vita della Chiesa. Ringrazio pertanto il Vescovo per la possibilità preziosa che ci ha dato con la sua ultima Lettera Pastorale. Per le sue parole profonde, e frutto di tutto il suo ministero sacerdotale ed episcopale.
Soffermandomi principalmente sui primi due capitoli, farò alcune brevi considerazioni che scaturiscono dalla mia esperienza.
Proprio come sottolineato all’inizio della Lettera, anch’io riscontro come viviamo oggi uno scollamento, una distanza, tra l’azione liturgica e la vita quotidiana, da attribuirsi a diverse ragioni.

Continua a leggere tutto l’articolo di don Gigi Lodesani su La Libertà del 26 febbraio



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