Nei giorni scorsi (12 – 14 febbraio) a Bologna si è svolta una due giorni di formazione per una trentina tra sacerdoti, religiosi e religiose del cammino di Incontro Matrimoniale (IM).
Nella proposta di IM i preti e i consacrati vengono invitati a partecipare insieme alle coppie ai Weekend Sposi perché anche loro sono responsabili di una relazione fondamentale da coltivare con la comunità che sono chiamati a servire. Sia le coppie che i consacrati vivono infatti una relazione d’amore – tra uomo e donna in un caso, con la propria comunità nell’altro – che va rinnovata e stimolata.
Ecco perché nei WE Sposi si parla di riscoperta del sacramento dell’Ordine e del Matrimonio. Il tema del momento formativo dedicato ai sacerdoti di IM che ora si sono messi a servizio della comunità è stato appunto “Il prete costruttore di comunità”.
“È stata per noi un’esperienza bella e interessante, – spiegano Graziana e Giorgio Ciscato che con don Guido Catozzi, un team tutto emiliano-romagnolo, sono responsabili del Servizio Nazionale per la Formazione– abbiamo vissuto giorni intensi, con momenti di confronto, dialogo e vivaci discussioni. Abbiamo posto delle domande circa il contributo del sacerdote nella costruzione di una comunità più bella, chiedendogli quali sono gli impegni e le responsabilità che si può prendere”. Durante l’incontro i partecipanti hanno avuto ampio spazio per la condivisione in piccoli gruppi e in plenaria, momenti graditi e apprezzati da tutti come occasione di confronto sia sui progetti che riguardano la comunità di IM sia a livello strettamente personale. “Abbiamo riscontrato nei partecipanti tanta ricchezza e passione – continuano Graziana, Giorgio e don Guido – e sono emerse proposte e suggerimenti. Tutti insieme abbiamo vissuto sentimenti di appartenenza alla Comunità e un grande desiderio di renderla sempre più bella pur nella consapevolezza che perfetta non è: ci siamo infatti confrontati sulle crepe per arrivare al contributo di ciascuno affinché queste crepe possano essere in qualche modo ‘riparate’.Sicuramente è emersa la voglia e l’entusiasmo con cui molti sacerdoti vivono la loro presenza all’interno di IM.Per noi tutti è stato un incontro di vera vita, vissuto con passione e grande partecipazione”.
Tra gli interventi esterni particolarmente apprezzato quello di monsignor Massimo Manservigi, vicario generale dell’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio che, collegandosi al tema dell’incontro, ha tenuto una relazione sulla testimonianza di fede dell’architetto spagnolo Antoni Gaudìe la sua opera più nota la Sagrada Familia di Barcellona.Gli argomenti al centro del cammino realizzato nella due giorni bolognese si sono rivelatimolto sentiti da tutti e sono stati affrontati con un’attenzione che partiva dal cuore: un seme gettato con la certezza che produrrà poi nelle singole comunità di IM sparse in Italia i frutti attesi.