Sant’Agostino come Lourdes

smart

Giornata del Malato: numerosi fedeli alla tradizionale Messa

Era gremita la sera di martedì 11 febbraio la chiesa parrocchiale cittadina di Sant’Agostino dove, secondo una lunga e consolidata tradizione, è stata celebrata la festa della Madonna di Lourdes e la ventottesima Giornata Mondiale del Malato.
La santa Messa è stata presieduta da don Umberto Iotti, che nell’omelia ha analizzato il tema dettato da papa Francesco per questa giornata: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”. Bergoglio ha messo al centro del messaggio le tante persone che soffrono non solo nel corpo, ma anche nello spirito. Ricordando a tutta la Chiesa che Gesù sa di quanto bisogno c’è nel mondo di consolazione e di speranza, “questa sera lo dice a noi, perché non indugiamo ad aprire il cuore e a testimoniare il conforto di Cristo ai sofferenti”.

Il Signore nei Vangeli ha infatti parole di vicinanza, consolazione; ad ogni sofferente nell’animo, malato, disabile, anziano fragile, a chiunque è nel dolore, dice con tenerezza: vieni a me, non temere, porta con me quello che stai vivendo, smetti di portarlo da solo. Don Umberto ha aggiunto: “Non trasformare la tua stanchezza e oppressione in rabbia”. La Giornata Mondiale del Malato è occasione propizia per allargare lo sguardo sull’umanità ferita del nostro tempo; infatti esistono diverse forme di sofferenza: malattie inguaribili e croniche, patologie psichiche, quelle che necessitano di riabilitazione o di cure palliative, disabilità, dipendenze, malattie dell’infanzia e della vecchiaia; “persone ferite e sole, nostri fratelli e sorelle sofferenti, che si attendono da noi un segno della tenerezza del Signore. L’indifferenza è il peggiore dei mali”.

Continua a leggere l’articolo di G.a.Rossi su “La Libertà” del 19 febbraio



Leggi altri articoli di Chiesa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *