Nella giornata in cui si celebra la Giustizia Sociale e che la Regione Emilia Romagna ha dedicato alla Mediazione sociale, l’organismo di Mediazione civile dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia, già attivo da oltre un decennio, ha presentato una nuova “Sezione specializzata in Mediazione Familiare” nel corso di un convegno a cui hanno partecipato oltre duecento persone, tra avvocati esperti e cittadini.
La presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia e dell’Organismo di Mediazione avv. Celestina Tinelli, in apertura di convegno – a cui hanno partecipato anche il presidente del Tribunale di Reggio Emilia dr.ssa Cristina Beretti, il Vescovo della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla monsignor Massimo Camisasca, e il vicesindaco del Comune di Reggio Emilia dr. Daniele Marchi – ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla decisione di mettere a disposizione delle famiglie e della collettività il nuovo servizio di mediazione familiare che avrà sede presso l’Ordine forense reggiano.
“La mediazione familiare è una necessità sul piano culturale – ha spiegato la presidente avv. Tinelli – le conflittualità familiari hanno effetti devastanti nelle famiglie, con ripercussioni sull’intera società, per questo è necessario formare professionalità specifiche dedicate – ha continuato la presidente Tinelli – all’interno delle famiglie non sempre i rapporti sono corretti, legati a tradizioni culturali che si trascinano di generazione in generazione o a situazioni di competitività che mettono a dura prova le relazioni familiari”.
Da qui il ruolo dell’avvocato mediatore, negoziatore imparziale grazie a una formazione specifica, che aiuta le parti a risolvere i conflitti. A Reggio Emilia sono già oltre una trentina di legali che si stanno impegnando per diventare avvocati mediatori familiari, numero che si prevede in crescita.
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“L’Ordine degli Avvocati attiverà un corso a Reggio Emilia, della durata di circa due anni, con insegnanti specializzati per formare gli avvocati mediatori familiari” ha aggiunto l’avv. Franca Porta, consigliere segretario dell’Ordine forense reggiano nel corso del dialogo con la dott.ssa Susanna Raimondi, coordinatrice tecnica del Centro Gea-Irene Bernardini del Comune di Milano, nonché presidente della Società Italiana di Mediazione Familiare (S.I.Me.F.), con l’avv. Ida Erica Fuggetta, mediatrice familiare S.I.Me.F. e componente del Consiglio dell’Organismo di Mediazione dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia, e con il dott. Francesco Parisoli, presidente della I sezione del Tribunale di Reggio Emilia.
Il nuovo servizio degli avvocati mediatori familiari si avvarrà di una rete di collaborazioni con amministrazioni comunali, assistenti sociali e mediatori familiari, Centri per le famiglie, Ausl, rappresentanti della Regione e il mondo attivissimo del volontariato cattolico.
“Stiamo creando protocolli di collaborazione per fare rete e per migliorare la professionalità degli avvocati, delle famiglie e della collettività” ha sottolineato l’avv. Massimo Romolotti, mediatore civile e coordinatore dell’Organismo di Mediazione dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia, che ha fatto il punto sull’esperienza dell’Organismo di Mediazione dell’Ordine degli Avvocati reggiani insieme alla dott.ssa Lisa Gilioli, coordinatrice del Centro per le famiglie, Servizio Politiche di welfare e intercultura del Comune di Reggio Emilia.
Il confronto tra la dott.ssa Barbara Soncini, mediatrice familiare S.I.Me.F. e consulente tecnico forense, e la dott.ssa Mariafrancesca Sidoli, mediatrice scolastica e familiare A.I.Me.F. e assessore del Comune di Reggio Emilia, coordinato dall’avv. Giovanna Fava, componente della Commissione Famiglia dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia, ha concluso i lavori della giornata che la presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia e dell’Organismo di Mediazione avv. Celestina Tinelli ha così commentato: “non si vive di soli diritti, prima è necessario capire i bisogni delle persone e dobbiamo lavorare insieme se vogliamo il benessere della collettività”.
FOTOGALLERY A CURA DEL SERVIZIO FOTOGRAFICO DE LA LIBERTÀ