Il primo romanzo sulla vita di Ezio Comparoni e di sua madre narrato con le parole di Silvio D’Arzo e basandosi su testimonianze e documenti d’archivio che lo rendono vero e fedele alla realtà. Le citazioni autobiografiche di Silvio D’Arzo sono “pietre d’angolo” che si affiancano, fornendo verosimiglianza ai fatti, alla ricostruzione del contesto socio-culturale che caratterizza i primi cinquant’anni della storia italiana del Novecento. Un apporto significativo deriva, inoltre, dall’analisi grafologica della scrittura dei due protagonisti che ne delinea i caratteri della personalità. Il progetto grafico e le illustrazioni sono di Elisa Pellacani. L’opera curata da Carlo Pellacani, che esce come tributo allo scrittore nel centenario della sua nascita, dimostra la fondatezza dell’idea di Antonio Tabucchi che ogni opera letteraria sembra si occupi solo di fantasie, ma forse dice solo la verità, soprattutto quando – come avviene negli scritti di Silvio D’Arzo – “tra le righe, anzi dietro le righe, traspare, come un basso continuo, una riflessione sulla vita, sulla condizione dell’uomo, sul divenire esistenziale, sull’inesorabile scorrere del tempo” (Paolo Briganti, prefazione a Casa d’altri, 2017). La figura di Comparoni / D’Arzo rivive attraverso i luoghi e le persone che lo hanno conosciuto e amato, inserendo il lettore in anni drammatici della vita reggiana e nella sofferenza che ha accompagnato sua madre Linda per tutta l’esistenza.
L’uscita del volume è stata al centro di incontro con docenti e allievi del Liceo “Ariosto-Spallanzani” in occasione della “Notte dei licei”. Presentazioni sono previste a Montecchio (Sala della Rocca) il 6 febbraio, poi a Reggio (Aula magna dell’Università, 28 febbraio, e Famiglia Artistica Reggiana, 5 marzo); a Modena (BUK Festival, 7-8 marzo) e ancora a Reggio (Macramè di Palazzo Busetti, 3 aprile). L’evento è inserito nel programma delle celebrazioni del Centenario darziano dell’Associazione “Per D’Arzo”.