Dopo il Discorso del Vescovo alla Città

Pubblichiamo un nuovo contributo pervenuto in redazione a seguito del Discorso del Vescovo alla Città sul tema “I cattolici italiani e la politica” del 24 novembre 2019.

Il dibattito sull’impegno politico dei cattolici negli ultimi tempi ha ripreso un insolito vigore, sfociando per altro in una serie di interventi/saggi/articoli interessanti, non sempre tra loro compatibili e componibili.
Purtroppo ancora non passa l’idea – o la si ritiene del tutto superata e impossibile da realizzare – di convogliare i cattolici, o buona parte di essi, in un partito ancorché aconfessionale, dato il contesto sociale, ecclesiale e politico completamente mutato nel giro di alcuni decenni. Forse è un’analisi vecchia, da approfondire meglio, qualora dovesse cambiare nella prossima riforma il sistema elettorale, da maggioritario al proporzionale, sia pure con soglia di sbarramento.

La Chiesa italiana, il presidente dei vescovi cardinale Gualtiero Bassetti e qualche presule in questi ultimi tempi si sono spinti più avanti per dare la sveglia ai cattolici “dormienti”. Anche il nostro vescovo monsignor Massimo Camisasca ha dato un prezioso contributo per iniziare con un’ampia riflessione grazie al suo pregevole Discorso alla Città “I cattolici italiani e la politica”.

Le sue conclusioni sono una traccia di cui partire almeno dal punto di vista metodologico. Speriamo anche che vada alacremente avanti, come ha deciso recentemente la Conferenza dei vescovi dell’Emilia-Romagna, il progetto di un Osservatorio regionale sui problemi politici e sociali, che dovrebbe avere nell’intenzione dei promotori delle articolazioni locali in ogni Diocesi. La presidenza dell’organismo è stata affidata al vescovo di Faenza-Modigliana monsignor Mario Toso, mentre la direzione alla professoressa Vera Zamagni.

Continua a leggere l’intero articolo di Luigi Bottazzi su La Libertà dell’8 gennaio

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