Concerto Soli Deo Gloria alla chiesa di Santo Stefano, Concerto in ricordo di Uris Bonori

Concerto Soli Deo Gloria Domenica 22 dicembre 2019, ore 18 Chiesa di Santo Stefano Via Emilia Santo Stefano, 32 Il peso della leggerezza Marco Frezzato Violoncello piccolo, violoncello romantico, violoncello moderno Matteo Mela Chitarra barocca, chitarra romantica, chitarra moderna Concerto in ricordo di Uris Bonori Ingresso libero

Matteo Mela
Chitarrista italiano tra i più attivi sulla scena internazionale, Matteo Mela si è formato alla scuola di Giovanni Puddu a Cremona e sul versante cameristico presso l’Accademia Pianistica di Imola con Pier Narciso Masi e Dario De Rosa. Ha alle sue spalle svariate centinaia di concerti ed una decina di dischi come solista e in diverse formazioni da camera. Assieme a Lorenzo Micheli è noto nel mondo delle sei corde come Soloduo. Il loro ensemble, ha già percorso centinaia di migliaia di chilometri attraverso l’Asia, l’Europa e l’America, ed è stato accolto ovunque – dalla Carnegie Hall di New York alla Konzerthaus di Vienna, dalla Sejong Hall di Seoul alla National Concert Hall di Dublino – come uno dei migliori gruppi mai ascoltati. Di uno dei loro concerti, il Washington Post ha scritto:
«Extraordinarily sensitive, with effortless command and an almost unbearable delicacy of touch, the duo’s playing was nothing less than rapturous – profound and unforgettable musicianship of the
highest order». Matteo – in trio con Lorenzo ed il liutista Massimo Lonardi – esplora da qualche anno la letteratura del ‘600 per arciliuto, chitarra barocca e tiorba.
Interessato alla ricerca e alla scoperta della musica dei nostri giorni, collabora regolarmente con l’Ensemble Contrechamps e l’Ensemble Vide di Ginevra, città dove risiede ed insegna presso il
Conservatoire Populaire de Musique Danse et Théâtre.

 

Marco Frezzato
Si è perfezionato in violoncello moderno con Amedeo Baldovino,Mario Brunello e Antonio Meneses, mentre sugli strumenti storici con Gaetano Nasillo e Christophe Coin.
Dal 2002 al 2016 ha ricoperto il ruolo di primo violoncello d iAccademia Bizantina, diretta da Ottavio Dantone, rivestendo in molte occasioni anche un ruolo solistico, con l’esecuzione di concerti per violoncello e orchestra di Boccherini, Haydn, Vivaldi, Leo, Porpora.
Sempre come solista con Accademia Bizantina e Ottavio Dantone, ha inciso nel 2009 il concerto per violoncello in re maggiore di Haydn, per l’etichetta discografica Decca.
In questi anni con l’Accademia, Marco ha collaborato in numerose registrazioni per Decca, L’Oiseau Lyre, Harmonia Mundi, Naive, Arts, in trasmissioni e dirette radiofoniche (Radio France, Rai
Radio Tre, RSI, NDR, WDR), e nella cospicua attività concertistica in Italia e all’estero.
Dal 2011 al 2014 ha collaborato come primo violoncello con Orchestra of the Age of Enlightenment di Londra, effettuando tournée in tutta Europa e Asia.
Dal 2016 a tutt’oggi ricopre il posto di primo violoncello con The English Baroque Soloists, Monteverdi Choir and Orchestras, sempre con sede a Londra, diretti da John Eliot Gardiner.
Con Gardiner ed il suo gruppo, Marco si è esibito nelle sale più prestigiose in tutta Europa e Stati Uniti, ed ha partecipato a numerose incisioni discografiche per SDG.
Marco collabora inoltre con vari artisti come Rinaldo Alessandrini, Christophe Coin, Isabelle Faust, Andreas Steier, Bernarda Fink, Enrico Onofri, e con varie altre orchestre ed
ensembles, tra cui il Giardino Armonico, Concerto Italiano Le
Concert d’Astrèe. Mahler Chamber Orchestra, Les Musicien du
Louvre. Nel 2002 ha fondato AleaEnsemble, un ensemble con alla base il
quartetto d’archi, insieme ai violinisti Fiorenza de Donatis e
Andrea Rognoni, ed al violista Stefano Marcocchi, con l’intento di
approfondire il repertorio per quartetto d’archi dei periodi classico
e romantico su strumenti originali. Con AleaEnsemble, Marco ha registrato il Divertimento per trio
d’archi in mi bemolle maggiore KV 563 di W.A.Mozart, per l’etichetta italiana MVCremona, i sei quartetti op. II di Luigi Boccherini per Stradivarius (Choc de la Musique 2008, Diapason d’Or 2008, 5 Stelle della rivista Musica), nonché, sempre per Stradivarius, un disco dedicato agli ultimi quartetti di Haydn dell’op. 77, e per Dynamic, i quartetti inediti di Boccherini,
dell’opera 15.
 
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