Il Cammino di Santiago? Parte da Pieve Modolena

Da La Libertà dell’11 dicembre…

La geografia a volte combina strani scherzi… infatti fra i tanti punti di partenza dei vari itinerari che portano a Santiago di Compostela – Cammino francese, Cammino di Finisterre e Muxía, Camino primitivo, Camino portoghese…quei luoghi, insomma, dove puoi ritirare la preziosa ‘Credenziale’, quel lungo foglio ripiegato più volte, che mostrerai, pieno di timbri e con orgoglio, agli amici una volta terminato il pellegrinaggio – ebbene tra quei punti trovi anche Pieve Modolena, a due passi dal centro della città, precisamente la sede del Circolo Acli “Buen Camino”, proprio attaccato alla chiesa parrocchiale.

Il circolo nasce negli anni ’50 e fin da allora rappresenta non solo un punto di ritrovo per molti parrocchiani, ma è anche un luogo dove organizzare incontri culturali o cineforum, oppure semplici serate di intrattenimento per i soci che sono, ad oggi, più di cento. Non faccio fatica a trovarlo, perché ci sono andato spesso anch’io negli anni passati, per trascorrere allegre serate giocando a boccette coi vecchi amici di parrocchia su un biliardo con le buche, tanto addossato al muro che facevi fatica a girarci intorno.

Mi riceve il presidente Sandro Lanzi, 48 anni, geometra, e mentre prendiamo un caffè mi racconta un po’ della vita del circolo: “Siamo aperti tutti i pomeriggi e alla sera nei fine settimana o quando si organizzano incontri a scopo formativo o per semplice divertimento.
Programmiamo anche dei pellegrinaggi a cui possono partecipare i soci, ma anche i parrocchiani, e devo dire che le adesioni sono sempre numerose”.
Attorno al tavolo anche Cesare Rosi, 63 anni, pensionato, socio di vecchia data che si definisce ‘povero pellegrino’ e vedremo più avanti il perché, la gestrice del circolo Emilia Vella con il marito Ciro Mennella, 52 anni, di origine campana… come ci racconta il nome.

Proprio quest’ultimo una volta presa la parola sembra un fiume in piena, tanto che faccio fatica a seguirlo nello scrivere gli appunti: “Ho iniziato a consumare le scarpe lungo il Cammino di Santiago tanti anni fa; l’ho percorso 9 volte a piedi e anche in bicicletta. Fanno 7.200 chilometri, per un totale di circa 270 giorni, e conto presto di arrivare al traguardo di passarci un simbolico anno su quei sentieri. Non ti sto a raccontare come è successo, su quelle strade accadono tante cose inaspettate, ma tre anni fa abbiamo deciso di intitolare il Circolo di Pieve Buen Camino e ora possiamo consegnare la ‘Credenziale’ a quelli che decidono di partire da qui. L’insegna nuova che sta sulla via Emilia attira molte persone, vengono a chiederci spiegazioni, ma spesso capita che si fermi qualcuno che il Camino l’ha fatto per davvero e si siede volentieri intorno a questi tavoli, come a rivivere per un po’ di quella esperienza straordinaria, dove la parola Incontro può essere davvero scritta con la lettera maiuscola”.

Il circolo ha preso così un nuovo slancio perché, oltre a continuare le consuete attività culturali e di svago, ha un ulteriore scopo, quello di promuovere quel lungo pellegrinaggio che porta sulla tomba dove riposano le spoglie mortali di san Giacomo Maggiore a Santiago di Compostela.
Quel lungo pellegrinaggio dove persone di ogni età e provenienti dalle zone più impensate trovano luoghi in cui il silenzio e l’incontro tornano ad avere la giusta importanza, troppo spesso negata nella quotidianità, sempre più spesso illuminata solo dagli schermi dei nostri smartphone.

 



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