Terza età tra fede e cultura

Il gruppo di AC pellegrino alla Ghiara e in visita al Teatro Valli

Con il pellegrinaggio alla Basilica della Ghiara si sono concluse per questo anno 2019 le attività del Movimento Terza Età di Azione Cattolica. Approfittando del Giubileo straordinario con l’opportunità di acquistare l’indulgenza plenaria, sabato 14 settembre alle ore 9 un notevole gruppo di amici si è ritrovato nella Basilica della Ghiara per la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Gazzotti.
Si sono uniti a noi molti altri fedeli, tra cui abbiamo salutato con un applauso la presenza della maestra Anna Maria Lindner di 102 anni, che a suo tempo ha profuso il suo impegno nell’Azione Cattolica Femmnile. Al momento della messa, monsignor Gazzotti ha dichiarato la propria emozione nel celebrare in questo santuario, riprendendo le riflessioni fatte nel pellegrinaggio precedente a Fivizzano in cui ci siamo soffermati sulla bella descrizione che il cardinale Parolin aveva fatto dell’immagine della Beata Vergine della Ghiara in occasione del ricordo dei 400 anni dalla traslazione dell’immagine miracolosa della Madonna all’interno della Basilica.

Nel celebrare la festa del giorno, “l’Esaltazione della Santa Croce”, e prendendo spunto dalla lettera di san Paolo, monsignor Gianfranco ci ha sollecitati a tenere lo sguardo fisso sulla croce, simbolo di ignominia per il mondo ma per noi segno di salvezza. Nel Crocefisso oggi cancellato o strumentalizzato dal consumismo risentiamo la sofferenza di tutti gli uomini e la partecipazione alle sofferenze di Cristo. La Croce è diventata il simbolo e il compendio della religione cristiana: ogni nostra azione comincia con il segno della Croce, il Papa la consegna ai giovani come segno di speranza. Anche noi come il Cristo dopo la sofferenza troveremo la gloria perché per merito di Lui crocefisso siamo stati redenti. Il Papa ci dice che quando volgiamo lo sguardo alla croce contempliamo l’Amore di Dio. Ecco perché dobbiamo esaltare la Croce, che non è una croce qualsiasi ma la Croce di Dio e in essa si è rivelato l’enorme amore del Padre. Ai piedi di quella Croce c’era Maria, la nostra corredentrice.

A conclusione della Messa monsignor Gazzotti ha ricordato le condizioni per acquistare l’indulgenza plenaria e si è recitata la preghiera alla Beata Vergine della Ghiara del servo di Dio Giuseppe Bartolomeo Menochio, vescovo ausiliare a Reggio nel 1796. Ha fatto quindi seguito la visita alla Basilica guidata magistralmente dal professor Giuseppe Rossi, profondo ed attento conoscitore della storia di questo tempio centrato sull’immagine della Beata Vergine davanti alla quale sono avvenuti enormi prodigi, venerata a Reggio nel Santuario officiato fin dalle origini dai Servi di Maria e conosciuta anche in molte altre realtà come a Fivizzano in Toscana.

Leggi tutto l’articolo dell’équipe Terza Età – Azione Cattolica su La Libertà del 2 ottobre

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