Servizio civile in Caritas: parlano Andrea, Francesca e Ilona

Dopo gli articoli sul Servizio civile in Caritas pubblicati nel numero del 18 settembre (a pagina 18), pubblichiamo questa settimana altre due testimonianze, ricordando che le domande di Servizio civile si possono presentare fino alle ore 14 del 10 ottobre 2019. Info: 0522.922520, serviziocivile@caritasreggiana.it.

Andrea, in servizio civile nel settore animazione minori presso l’Oratorio «Don Bosco» di Guastalla

Quand’è che ci sentiamo di essere a “casa”? È solo un luogo, solo una parola? O c’è un qualcosa di più? Per tanti, e anche per me, casa può essere banalmente dove abito e trascorro del tempo con la famiglia e cresco insieme a loro. Spesse volte ci accorgiamo però che ci sono altri posti al di fuori, dove abbiamo il bisogno di tornare, di stare. Da molti anni ritrovo questo bisogno nell’Oratorio. In qualche modo tutti ci siamo stati o ci siamo entrati in contatto e abbiamo imparato, o conosciuto, qualcosa o qualcuno. In questo ambiente entrano ed escono molte persone, soprattutto molti giovani, spesso alla ricerca di divertimento, di metodo di espressione o semplicemente sfogo.
Chi si ricorda di quanto fosse bella, ma anche difficile, la vita da ragazzini o adolescenti? Ci sembrava che in un qualche modo la vita girasse intorno a noi e potessimo fare quello che volevamo.
Molto ragazzi che entrano qua dentro mostrano molto questa caratteristica perché cercano l’attenzione e qualcuno che li ascolti, che un po’ li faccia sentire più felici senza essere giudicati o criticati per qualche sbaglio.
Non è però tutto bello… c’è spesso chi prova disagio e paura nel relazionarsi con gli altri e diventa così irrequieto, instabile e difficile così da aiutare perché porta nella tua vita il suo sentimento di tristezza, e noi molte volte allontaniamo questa emozione dalla nostra vita. Tutto questo rende l’Oratorio una famiglia, un luogo dove tutti hanno una propria storia e in un qualche modo vogliono condividerla con delle altre persone per sentirsi liberi, per sentirsi felici. Il servizio civile mi ha dato l’opportunità di tornare a vedere l’Oratorio, e anche le persone, come una seconda casa e soprattutto di tornare a vedere la vita come un dono che necessita di essere donato agli altri. Casa è dove si trova il proprio cuore. Allora sì che non è più solo una parola

Francesca e Ilona, in servizio civile nel settore assistenza a donne in difficoltà presso il Centro di Aiuto alla Vita

Il Centro di Aiuto alla Vita (CAV) è un’associazione di volontari, facente parte del Movimento per la Vita di ispirazione cattolica, con lo scopo di aiutare le donne con una gravidanza difficile o inaspettata. Si occupa di sostenere le giovani donne in attesa, di accompagnare in un percorso individuale le neo mamme prive di mezzi o sprovviste delle capacità necessarie di fornire le cure per il proprio figlio. 

Leggi tutto l’articolo con le testimonianze su La Libertà del 25 settembre

 

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