Nel pomeriggio del 14 settembre, giorno della ricorrenza religiosa della festa dell’Esaltazione della Santa Croce, nel Duomo di Guastalla, i Cavalieri e le Dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme hanno festeggiato questa ricorrenza, per loro molto sentita e suggestiva (le foto sono di Fausto Franzosi). Dalle ore 17 le volte rinnovate dell’antica Cattedrale hanno risuonato dell’intreccio delicato delle voci di cantori esperti e preparatissimi, che hanno raccolto l’attenzione e la spiritualità dei numerosi intervenuti. Era il Coro Voci Virili di Cremona, guidati da don Graziano Ghisolfi, attivo presso la Cattedrale di Cremona. Durante l’evento, intitolato Elevazione Spirituale, hanno ricordato l’azione co-redentrice di Maria, sotto il titolo dell’Addolorata. Lo hanno fatto proponendo in musica polifonica alcuni brani di grande pregnanza teologica e dal valore musicale eccelso: di Battista Restelli (1913-2001) hanno eseguito Adoremus te Christe, seguito dallo Stabat Mater di Vlad Zoborovski (1956) e dal delicatissimo Crux Fidelis del maestro monsignor Giuseppe Liberto (1943).
La seconda parte dell’Elevazione è avvenuta con lo spostamento del Coro nella cantoria del maestoso e antico Organo Giuseppe Serassi, costruito nel 1794. Qui li attendeva il maestro Fausto Caporali (1958), organista della Cattedrale di Cremona, celebre improvvisatore e compositore. Del maestro Caporali hanno eseguito l’opera liturgica “La Piena di Grazia” su un antico testo in versi liberi del mistico Romano il Melòde (490-556). Si tratta di un’opera in più quadri teologici: Incarnazione, Nascita di Gesù, Adamo ed Eva e la Perdita del Paradiso, la Nuova Salvezza per Maria, Morte e Resurrezione di Cristo. Ai pochi testi recitati hanno fatto seguito i quadri musicali, le improvvisazioni, gli accompagnamenti organistici dei testi cantati a più voci: vera poesia in recitazione e in musica che ha stupito i presenti.
Leggi il testo integrale dell’articolo di Giuliano Bagnoli su La Libertà del 25 settembre