Madagascar, povertà non è fatalità

SS. Francesco - Viaggio Apostolico in Madagascar: Santa Messa nel Campo Diocesano di Soamandrakizay 08-09-2019

Il viaggio di Papa Francesco, la voce dei nostri missionari

Dal 4 al 10 settembre il Papa è tornato per la quarta volta in Africa per compiere un viaggio apostolico in Mozambico, Madagascar e Maurizio. Proponiamo un resconto della tappa malgascia.

“La povertà non è una fatalità”. Papa Francesco pronuncia questa frase davanti al miracolo terreno compiuto da un suo ex alunno, padre Pedro Opeka. È lui che, alla periferia di Antananarivo, da un ex discarica ha fatto sorgere la “Città dell’amicizia”, oggi popolata di 25mila persone che ora hanno un lavoro dignitoso, una casa, le scuole per i loro figli, l’ospedale. In Madagascar, dove il 70% della popolazione – perlopiù giovane – vive al di sotto della soglia di povertà, la cava di pietra di Akamasoa diventa l’occasione per pronunciare un’intensa preghiera per i lavoratori: “Dio di giustizia, tocca il cuore di imprenditori e dirigenti: provvedano a tutto ciò che è necessario per assicurare a quanti lavorano un salario dignitoso e condizioni rispettose della loro dignità di persone umane. Prenditi cura con la tua paterna misericordia di coloro che sono senza lavoro, e fa’ che la disoccupazione – causa di tante miserie – sparisca dalle nostre società”.

“Quanti uomini e donne, giovani, bambini soffrono e sono totalmente privi di tutto! Questo non fa parte del piano di Dio”, il grido del Papa dal Campo diocesano di Soamandrakizay, mentre celebra la Messa davanti a un milione di persone. “Il cristiano non può stare a braccia conserte” di fronte alla povertà, aggiunge esortando a combattere le “idolatrie” del potere, della carriera e del denaro, così come “ogni ideologia che finisce per strumentalizzare il nome di Dio o la religione per giustificare atti di violenza, di segregazione e persino di omicidio, esilio, terrorismo ed emarginazione”.

I temi sociali e politici sono al centro già del primo discorso in terra malgascia, rivolto alle autorità. “Lottare con forza e determinazione contro tutte le forme endemiche di corruzione e di speculazione che accrescono la disparità sociale” e “affrontare le situazioni di grande precarietà e di esclusione che generano sempre condizioni di povertà disumana”, l’appello di Francesco, che chiede di “introdurre tutte le mediazioni strutturali che possano assicurare una migliore distribuzione del reddito e una promozione integrale di tutti gli abitanti, in particolare dei più poveri”.

Leggi tutto l’articolo di Maria Michela Nicolais su La Libertà del 18 settembre

SS. Francesco – Viaggio Apostolico in Madagascar: Santa Messa nel Campo Diocesano di Soamandrakizay 08-09-2019


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