Manifattura reggiana in calo: si salva l’agroalimentare

Produzione della meccanica a -4,4% nel secondo trimestre 2019. Bene alimentare (+1,2%) e prodotti elettrici-elettronici (+1,6%)

Anche se con un’intensità lievemente più contenuta rispetto all’inizio del 2019, la produzione manifatturiera reggiana continua a mostrare il segno “meno”.

Nel secondo trimestre dell’anno in corso, infatti, il volume della produzione delle imprese manifatturiere della provincia di Reggio Emilia ha registrato una flessione del 2,1% a fronte del -3,2% del periodo gennaio-marzo.

Pur in presenza di un incremento della quota di imprenditori che hanno realizzato un aumento nella produzione rispetto all’analogo periodo dell’anno passato, l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio evidenzia che un intervistato su tre ritiene che questa sia diminuita e anche le previsioni per il terzo trimestre del 2019 non mostrano segnali di miglioramento.

Il trend è condizionato dall’andamento di alcuni dei settori leader dell’economia reggiana, primo fra tutti  la meccanica,  comparto  per  il  quale  la  flessione  della produzione  ha  raggiunto il 4,4% (era -3,8% nel primo trimestre).

In calo, anche se più contenuto, il volume produttivo del sistema moda (-3,9%) e dell’industria delle materie plastiche -0,4%.

In ripresa, invece, le industrie di prodotti elettrici ed elettronici, che nel trimestre aprile-giugno di quest’anno hanno registrato un incremento della produzione dell’1,6% rispetto all’anno passato, e quelle della trasformazione alimentare (+1,2%), oltre al variegato comparto delle “altre industrie manifatturiere” (+1%). Stabile il settore ceramico.

Insieme alla produzione è in calo, per il secondo trimestre consecutivo, il valore delle vendite in provincia di Reggio Emilia, ridotto del 3,4%. La flessione ha coinvolto tutti i settori economici provinciali ad eccezione delle industrie alimentari, il cui fatturato si è incrementato dell’1,4%, e le “altre industrie” (+1,4%).

Relativamente alle vendite all’estero, le imprese esportatrici reggiane hanno registrato un calo del fatturato del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2018, con un andamento in controtendenza per le imprese alimentari, il cui fatturato è cresciuto, rispetto ad un anno prima, del 2,6%%, dell’industria delle materie plastiche (+1,1%) e delle “altre industrie manifatturiere” (+1,7%).

In territorio negativo anche il trend degli ordinativi complessivi del mercato nazionale ed estero che, nel periodo aprile-giugno dell’anno in corso sono calati del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2018.

Quanto alle previsioni espresse dagli imprenditori, queste non fanno ancora ipotizzare, per il terzo trimestre 2019, un rilancio dell’economia reggiana. Pur ipotizzando, più di quattro intervistati su dieci, una certa stabilità per tutti gli indicatori analizzati, la quota di coloro che ancora non vedono avvicinarsi la ripresa prevale su chi si schiera per la crescita.

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