Ieri ho appreso, da fonte autorevole, di essere anziano.
La circoscrizione mi ha spedito una pubblicazione con notizie ed iniziative previste per la prossima primavera: allegata c’era una busta con su scritto Speciale anziani.
Era la prima volta che qualcuno si rivolgeva a me con l’appellativo di anziano e sono rimasto un po’ sorpreso.
Ho guardato se l’indirizzo era giusto, e purtroppo era giusto. Ho aperto allora la busta: la lettera di presentazione iniziava con “Caro Franco”; se avevo qualche dubbio in merito, quello lo troncava di netto.
Una fonte autorevole e ufficiale mi dichiarava anziano; dovevo prenderne atto, volente o nolente.
Nolente, per la verità, perché trovo il termine anziano fortemente indigesto; forse perché nell’immaginario popolare il termine anziano sottintende una persona poco vitale e con meno potenzialità di una persona giovane, e questo, ne sono convinto, nel mio caso non corrisponde al vero.
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