Camera di Commercio e Comunità di San Patrignano insieme per i giovani

Formazione di 45 studenti reggiani “Tutor per la nostra scuola libera dalle dipendenze”

“E’ un’alleanza per il benessere dei ragazzi e, soprattutto, un modo per renderli diretti protagonisti del rafforzamento dei presidi contro ogni forma di dipendenza”; così Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio, sottolinea il senso del protocollo di collaborazione siglato con la Comunità di San Patrignano per la formazione di studenti reggiani alla funzione di testimoni ed educatori, all’interno della scuola, rispetto al tema della prevenzione di dipendenze che si vanno estendendo e (dall’uso di stupefacenti all’abuso di alcol, dal gioco d’azzardo ai videogiochi, ai social) coinvolgono in misura crescente i giovani.

Il progetto, che si avvierà con l’anno scolastico 2019-2020, ha già fatto l’“en plein” per questa prima edizione, con l’adesione di 45 studenti del Convitto Rinaldo Corso di Correggio e l’Istituto Filippo Re di Reggio Emilia.

“L’iniziativa – spiega Stefano Landi – è molto articolata e coglie diversi aspetti legati al benessere e al futuro dei giovani. Lo specifico e fondamentale focus sul tema delle dipendenze mira a creare nei giovani capacità critica, senso di responsabilità e partecipazione attiva alla soluzione di un rilevante problema per persone e comunità, ma ad esso si associano altri significativi elementi”.

“Grazie ad un percorso di 60 ore, con tre giornate residenziali nella Comunità di San Patrignano – sottolinea il presidente della Camera di Commercio – i giovani avranno innanzitutto modo di acquisire nuove competenze, ad esempio, in campo socio-educativo e nella programmazione e pianificazione di attività che rispondano a bisogni sociali e, contemporaneamente, saranno protagonisti di attività di orientamento professionale relative, in particolare, all’area socio-sanitaria e alle nuove figure di cui ha e avrà bisogno il welfare”.

A questi temi saranno dedicati tre degli otto moduli previsti dal percorso “Tutor per la nostra scuola libera dalle dipendenze”; “si tratta – osserva Landi – di uno specifico approfondimento che si integra con i percorsi di orientamento professionale già realizzati e in programma con centinaia di studenti reggiani nell’ambito del progetto “CamerOrienta” e guarderà in prevalenza a figure e competenze non tradizionali, come fundraiser, facilitatori, progettisti sociali”.

Cinque moduli formativi condurranno poi i giovani studenti reggiani all’interno del mondo delle dipendenze, a partire dalle necessarie conoscenze di base sul fenomeno e dei diversi approcci di educazione alla prevenzione, per arrivare via via alla elaborazione di attività di prevenzione, di interventi sociali e di iniziative educative che saranno al centro di incontri ed assemblee da realizzarsi all’interno degli istituti scolastici.

E’ in queste fasi di lavoro che gli studenti avranno modo di sviluppare competenze tecniche specifiche (anche in relazione all’organizzazione di spettacoli finalizzati alla prevenzione), ma anche una serie di competenze “trasversali” legate, ad esempio, alla gestione di gruppi di lavoro, alla capacità di sintesi e di esposizione, alle attitudini comportamentali e relazionali, alle tecniche espressive e comunicative, allo sviluppo di abilità interdisciplinari.

“L’interesse suscitato dal progetto all’interno delle scuole reggiane – conclude il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – ha potuto essere soddisfatto solo in parte in questa fase, ma il “numero chiuso” dei partecipanti è essenziale per sviluppare un buon lavoro; l’iniziativa sarà comunque riproposta, dando modo ad altri studenti di impegnarsi in prima persona, e con le competenze adeguate, in un’azione educativa e di prevenzione che riteniamo molto importante”.

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