Castelnovo ne’ Monti, 50 anni della chiesa della Risurrezione

Alle undici in punto di una lontana domenica di giugno di cinquanta anni fa, alla presenza di piccoli e grandi castelnovini, del vescovo Gilberto Baroni, di don Dino Carretti, don Evangelista Margini, don Franco Ruffini, don Eleuterio Agostini, don Battista Giansoldati, don Aldo Orienti, don Mario Gasparini, don Candido Bizzarri e autorità varie, veniva inaugurato un edificio progettato dall’ingegner Alessandro Spallanzani di Reggio Emilia: la chiesa della Risurrezione. Dopo aver a lungo discusso con la comunità parrocchiale sul luogo e sul nome, la scelta era caduta sulla località del Montarotto e sull’idea di dedicarla alla Risurrezione di Gesù.

La costruzione dell’edificio inizia nell’anno 1967, quando l’allora parroco don Dino Carretti concretizza il proprio desiderio di dar vita ad un edificio di culto al centro del paese. La direzione dei lavori è affidata agli ingegneri Spallanzani e Bertani e la costruzione viene realizzata dall’impresa edile “Croci Giovanni”. Si utilizzano sassi estratti in parte dalle cave poste nelle vicinanze di Baiso e in parte da cave locali. I lavori vengono terminati nel 1969 senza, tuttavia, completare il progetto originale che prevedeva anche la costruzione della Canonica a lato della chiesa.

Nell’estate del 1969 la chiesa viene inaugurata e, durante la Messa inaugurale, monsignor Gilberto Baroni inserisce “la pietra sacra” (reliquie di martiri) nell’altare principale. La nuova chiesa, di struttura moderna, costruita ai piedi della pineta denominata Monte Forco, sembra voler riproporre al centro del paese le linee paesaggistiche della Pietra di Bismantova. All’interno, essa è costituita da un’unica navata con l’abside sopraelevata di un gradino; sulla destra, una cappella laterale accoglie l’altare del Santissimo, mentre la parete sinistra è interamente occupata da un maestoso organo a canne – a trasmissione meccanica – costruito nel 1977 dalla ditta Tamburini di Crema.

Sulla parete di fronte all’ingresso, spicca un’imponente Crocifissione in rame, opera dell’apprezzato scultore locale Giorgio Benevelli: la figura del Cristo, che si differenzia volutamente dalle iconografie consuete per la possente fisicità della struttura corporea, pende dalla nuda parete, croce invisibile e simbolica. Sempre dello scultore Benevelli la delicata scultura in sasso raffigurante la Madonna con Bambino, posta sull’altare del Santissimo.

La parte frontale dell’altare maggiore (dono del gruppo Lions di Castelnovo ne’ Monti) e l’ambone sono costituiti da formelle di ceramica rappresentanti scene sacre ambientate su sfondo paesaggistico locale, con la presenza ricorrente della Pietra di Bismantova; esse, unitamente alle stazioni della Via Crucis, situate nello scalone interno, sono realizzazioni dei professori Uberto Zannoni e Gaetano Baglieri, all’epoca apprezzatissimi docenti presso la sezione “ceramica” dell’Istituto d’arte Gaetano Chierici di Reggio Emilia. Sulla parete di fondo dell’abside, pregevoli ceramiche dello scultore reggiano professor Fontanesi, raffigurano episodi della Resurrezione secondo il Vangelo di Matteo.
Nell’atrio d’ingresso si può ammirare una Natività dipinta su legno, donata alla parrocchia dal pittore Romeo Magnani.

“Mentre i bambini di allora vedevano spianare l’amato pendio, luogo delle loro scorribande, prendeva forma la costruzione che ha poi visto crescere tante persone della nostra comunità”, scrive oggi il parroco don Giovanni Ruozi. “Festeggiare il compleanno della nostra chiesa è un’occasione unica per riscoprire un luogo importante, ridare un significato a opere pensate per questa gente di Castelnovo, significato sconosciuto ai ragazzi di oggi”.

Il 22 giugno scorso, presso la chiesa della Risurrezione, si è svolta una serata di testimonianze, ricordi e brevi filmati d’epoca. Sono intervenuti alcuni dei progettisti e degli artisti che hanno collaborato all’allestimento artistico e architettonico della chiesa, insieme ad altre persone che, con i loro aneddoti, hanno ricordato come si viveva cinquant’anni fa a Castelnovo. Domenica la Messa solenne e la festa all’Oratorio Don Bosco hanno concluso i festeggiamenti.



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