L’uomo vuole ancora la Luna

Una serata fra amarcord, giornalismo e ricerca spaziale

La sera di sabato 8 giugno nel teatrino di Sant’Agostino erano in tanti ad ascoltare Luca Liguori, storico inviato speciale della Rai, e Letizia Davoli, giornalista scientifica di Tv2000, per rivivere quell’avventura straordinaria che ha portato 50 anni fa i primi uomini sulla Luna.
La notte fra il 20 ed il 21 luglio 1969, quella notte – per noi in Italia – in cui Armstrong e Aldrin fecero un piccolo passo per loro ma un grande passo per tutta l’umanità, tutte le persone di una certa età si ricordano sicuramente dov’erano.

Anch’io lo ricordo bene: finita la scuola e con la promozione in tasca, ero andato a passare qualche giorno nella canonica di Febbio ospite del parroco don Armido Carmana. La piccola televisione in bianco e nero era nello studio del don e appena finita la cena ci piazzammo su un divanetto, davanti allo schermo, in attesa dello storico evento, ascoltando i concitati dialoghi fra la roca voce di Ruggero Orlando e quella più sonora di Tito Stagno, accompagnati dai pareri dei tanti esperti che spiegavano come sarebbe avvenuta l’impresa.

Purtroppo non ho potuto ascoltare il battibecco “Ha toccato / No, non ha toccato!”. M’ero addormentato, e quando aprii gli occhi don Armido non c’era più e sul monoscopio davanti a me c’era solo una sfuocata immagine di un uomo che camminava per un deserto grigio. Andai a letto un po’ amareggiato, mi sentivo come se mi fossi addormentato durante le fasi cruciali della battaglia di Zama fra Scipione l’Africano e Annibale Barca o all’apice dello scontro fra le flotte musulmane dell’Impero ottomano e quelle cristiane nella battaglia di Lepanto.

Leggi tutto l’articolo di Giuseppe Maria Codazzi nell’inserto “L’Uomo e la Chiesa” su La Libertà del 19 giugno

Letizia Davoli e Luca Liguori

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