Più vicini agli «invisibili»

Il Giubileo della Ghiara con i malati, le persone disabili e gli anziani è stato celebrato domenica scorsa (le foto sono di Giuseppe Maria Codazzi: tutto il servizio su www.laliberta.info). Pubblichiamo una nota del direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute.

Domenica 19 maggio, in Ghiara abbiamo partecipato al Giubileo con i malati, le persone disabili, gli anziani. Si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo emerito monsignor Adriano Caprioli e l’unzione degli infermi, a cui è seguito un momento conviviale. Si è lavorato molto per la sua organizzazione, grazie all’ottima collaborazione di molte associazioni del volontariato sanitario cattolico.

La festa è un’occasione per riflettere sullo stato di salute della… “Pastorale della salute” (ciò che possiamo e dobbiamo fare nelle nostre parrocchie per gli anziani, i malati i sofferenti di ogni genere) nel territorio della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla. C’è una grande quantità di persone che soffrono intorno a noi, di tutte le età, di ogni genere. Non sono solo gli immigrati e le loro difficoltà, così esposti mediaticamente e, purtroppo, così soggetti alla manipolazione e all’indifferenza politica e sociale. Non sono solo i Sinti e i Rom, che ciclicamente tornano alla ribalta della conflittualità elettorale, per ritornare poi immancabilmente nella solita dimenticanza delle istituzioni. Sono anche una quantità crescente di anziani fragili e soli (sono il 20% della nostra popolazione), malati cronici, malati mentali e disabili che abitano vicinissimi a noi, ma, generalmente, sono invisibili.

Ci sono, e sono tanti, ma non li vediamo perché non escono di casa a causa della loro fragilità, o anche perché si vergognano della malattia loro o dei loro parenti, come accade spesso alle 10.000 famiglie reggiane che si prendono cura di un parente con Alzheimer e demenza.

Leggi tutto l’articolo di Ivano Argentini su La Libertà del 22 maggio



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