Sono più di 6.000 le persone che, ogni anno, vengono colpite da ictus in Emilia Romagna, con un tasso di mortalità a 30 giorni dall’evento acuto che si assesta sull’8,7%(mentre il dato nazionale si aggira intorno al 10%), percentuale che dimostra l’efficienza delle modalità organizzative dell’assistenza all’ictus in questa regione.
In occasione della Giornata Nazionale di lotta all’ictus cerebrale, sono due gli appuntamenti da non perdere – domenica 19 maggio – per sottoporsi a screening gratuiti:
- A Reggio Emilia dalle ore 8:30 alle ore 12:00 presso l’Ospedale S. Maria Nuova (Viale Risorgimento, 80) sarà possibile sottoporsi a controlli di pressione arteriosa, fibrillazione atriale, colesterolo,glicemia con la valutazione del rischio individuale di ictus. E’ necessario presentarsi a digiuno
- A Ravenna dalle ore 8:00 alle ore 12:30 presso gli Ambulatori di Medicina del Presidio Ospedaliero di Ravenna (ingresso da Via Missiroli) sarà possibile sottoporsi a prelievi di sangue, misurazione della pressione con ricerca di eventuale aritmia cardiaca con la valutazione del rischio individuale di ictus. Se ritenuto necessario, verrà fatto eseguire anche un ecodoppler carotideo. È necessario prenotarsi telefonando al numero 331 1304368 dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 17
“L’ictus è un evento improvviso, inatteso e traumatico – afferma Daniela Toschi, Presidente di A.L.I.Ce. Emilia Romagna (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale). Le persone devono sapere quali sono i fattori di rischio e quali stili di vita possono aiutare ad evitarlo: la prevenzione riveste assolutamente un ruolo fondamentale. Così come è fondamentale intervenire precocemente, riconoscendo tempestivamente i sintomi: è necessario chiamare immediatamente il 118 in modo da poter arrivare velocemente in Ospedale. In questo modo è possibile ridurre il rischio di mortalità ma soprattutto gli esiti di disabilità, spesso invalidanti, causati da questa malattia. L’ictus è una patologia tempo-dipendente: i risultati finali della terapia dipendono, infatti, dalla precocità con cui si interviene”.
Terza causa di morte, prima di invalidità e seconda di demenza, l’ictus cerebrale è una malattia grave e disabilitante che colpisce ogni anno nel mondo circa 15 milioni di persone e nel nostro Paese circa 150.000; quelle che sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi almeno 800.000. Fondamentale per la prevenzione è la adeguata consapevolezza da parte dei cittadini dei fattori di rischio che da soli o, ancora di più, in combinazione tra di loro aumentano la possibilità di incorrere in un ictus: ipertensione arteriosa, obesità, diabete, fumo, sedentarietà ed alcune anomalie cardiache e vascolari. Le nuove terapie della fase acuta (trombolisi e trombectomia meccanica) possono evitare del tutto o migliorare spesso in modo sorprendente questi esiti, ma la loro applicazione rimane a tutt’oggi molto limitata per una serie di motivi. I principali sono rappresentati dalla scarsa consapevolezza dei sintomi da parte della popolazione, dal conseguente ritardo con cui chiama il 118 e quindi arriva negli ospedali idonei, dal il ritardo intra-ospedaliero e, infine, dallamancanza di reti ospedaliere appropriatamente organizzate.
Per maggiori informazioni emiliaromagna.aliceitalia.org
A.L.I.Ce. Emilia Romagna Onlus è una Associazione di volontariato nata nel 1998, impegnata nella lotta all’ictus, attraverso campagne di informazione e formazione rivolte alla popolazione generale, ai pazienti ed ai loro parenti, ed anche al personale che è vicino alle persone colpite da ictus. La conoscenza di questa malattia è la prima tappa per prevenirla e per intervenire precocemente ed efficacemente nella sua cura.